Simoncelli: la vittoria non è lontana

AUDIO Marco scommette su sé stesso. "Futuro? Da Gresini mi sono trovato bene"

Simoncelli: la vittoria non è lontana

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L'impressione è che Marco Simoncelli sia, ogni giorno che passa, sempre più convinto di se stesso. E' caduto due volte negli ultimi due Gran Premi. Però, non cerca scuse, riusce ad imbastire una autocritica di buona fattura ma, contemporaneamente, non si tira indietro. Dice: “E' vero; ciò che importa è  essere primi quando sventola la bandiera a scacchi, e non al primo giro”. Però aggiunge: “La distanza tra chi in MotoGP ha già vinto, ed io che ancora non ci sono riuscito, non è mica tanta. Credo”. Però quel “credo” suona come “dammi retta: è così”.

Il ragazzo di Coriano è un giovanotto che chiacchiera con una buona dose di flemma. Non alza la voce, eccepisce con garbo, concede molto. Sembra quasi impossibile che proprio lui abbia intavolato pubblicamente una discussione con Lorenzo, tenendogli testa fino al punto da farlo arrabbiare. “Io veramente non cercavo la polemica, e neppure farlo innervosire” riepiloga. “Semplicemente, avendo sentito da lui cose che non mi parevano giuste, ci ho tenuto a puntualizzare”.

La polemica del giorno, quella tra Valentino e Stoner non lo interessa, non entra nel merito (cioè non si aggrega né ad un partito, né all'altro). Però un suo punto di vista lo possiede e lo esprime. “Cose del genere (entrare senza la garanzia di mantenere la linea in curva) in gara succedono. Sono comunque prodotto di un confronto, mai giochetti. In un test, invece”, dove si lavora, e non ci sono in palio punti, “non hanno nessun senso. Eppure, è vero: a volte succedono. Qualche dispettuccio lo si vede. Fatto per innervosire. A me, però, non piace”.

C'è anche qualcosa che gli piacerebbe, ma che non capiterà. “No: niente gara Superbike, quest'anno. E' stata una bella esperienza (è successo a Imola, lo scorso anno: terzo in gara 2) e magari in futuro la ripeterò. Non comunque in questa stagione. Anche se l'ambiente è davvero bello: grigliate nel paddock; mi ricordo di quando ero ragazzino, ed il motociclismo (campionato italiano) era così”.

Nonostante la fiducia nelle proprie possibilità, qui a Le Mans teme di dover pagare pegno: “Con i chili che porto a spasso” e si riferisce al proprio fisico: è il più pesante del Motomondiale “in accelerazione perderò parecchio”.

Uno sguardo al futuro: il suo inizio di stagione – la seconda - in MotoGP, nonostante le cadute, ne ha sottolineato il suo talento. Il nome è in mente a tutti i team manager. Ed anche più in su. “Tutto in alto mare. La HRC è stata di parola: ciò che ha promesso, ha mantenuto. Sono contento: con materiale da pilota ufficiale, si sta bene, da Gresini”. 

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