E’ già arrivato nei paddock del circuito francese di Le Mans, come a smentire le voci che riportano la sua assenza alla gara di domenica.
Claudio Corti ha una sublussazione cromoclaveare di primo grado alla spalla sinistra, che aveva già dato problemi in passato, oltre alle due caviglie (di cui una coinvolta nell’high-side del sabato di Estoril), .
“Certo che correrò a Le Mans – ha assicurato il pilota Moto2, che lo scorso anno arrivò in 15ma posizione – mi voterò a Santo Voltaren”.
L’abbiamo incontrato tre giorni fa in occasione del mondiale Superbike a Monza, tentando un’intervista richiesta a furor di popolo dalle migliaia di tifosi che lo seguono quotidianamente su facebook. Tentando, sì, perché con ‘Shorts’ si fa fatica a parlare seriamente...
Di che cosa parliamo?
“Di qualcosa di nuovo perché l’ultimo video e l’ultima intervista che mi hai fatto erano l’anno scorso ad Aragon”, risponde dopo averlo rincorso telefonicamente per una settimana.
Di chi è la colpa se non ti intervisto...?
“Mia, che non mi faccio mai vedere, ma tu non mi chiami mai... - inizia il gioco, l’ennesimo - Possiamo parlare della Superbike a Monza visto che siamo qua”.
Per chi tifi? Tanto, si sa...
“Io tifo per lo sport – dice scimmiottando i saggi, ma aggiunge – Tifo per Marco Melandri perché l’anno scorso quando ero nel Motomondiale e correvo in Moto2 si è instaurata una bella amicizia; poi lui è passato qui alla Superbike, corre con il mio capotecnico dell’anno scorso (Andrea Dosoli ndr) e oltretutto in Yamaha, che è stata la mia squadra fino al 2008; tutti i suoi meccanici di adesso sono stati i miei di prima”.
Voi due di carattere un po’ vi assomigliate.
“Io sono un po’ più bello, però dai”
Lui però ha una fidanzata che tu non hai...
“E’ una bella fidanzata...”
Cosa hai fatto ieri sera, per esempio?
“Sono andato ad un addio al celibato. Dovevo rimanere a dormire nel camper di Massimo Roccoli qui a Monza... Perché io sono qui nel ruolo di motivatore di Massimo Roccoli, adesso mi hanno detto che va di moda il motivatore e Massimo mi ha chiesto: ‘ho bisogno di te, tu sai tutti i trucchi di Monza’. Io abito a 20 minuti da qua. Andando forte, andando piano 50”.
Come si fa il motivatore?
“T’arrabbi! T’arrabbi perché vedi che è lì che fa finta di non essere capace in moto, poi sale e dopo che gli dici due parole, abbassa il tempo di un secondo...”
Parole o parolacce?
“Parolacce e mani! No, in realtà qui io sono sempre andato molto bene e gli ho dato un paio di consigli. Non glie li ho detti tutti, nel caso tornassi a correre in questa categoria, sennò poi lui andrebbe più forte di me. Tornando a ieri sera: dovevo dormire con lui qui in camper, solo che il mio amico Marco Lecchi ha deciso di sposarsi perché lui e la sua fidanzata aspettano un bambino e allora siamo andati a questo addio al celibato. Solite cose: la gara coi go-kart, la pizzata e alla fine si finisce sempre in quei locali con le signorine indiscrete... E abbiamo tirato le due, sono rientrato alla mattina presto e oggi sono tornato qui col mio ruolo di motivatore”.
Quindi diciamo che la caviglia che hai ‘pestato’ a Estoril, per uscire con le signorine indiscrete funziona...
“Sono stato seduto! Mi fa male tutto, le caviglie sono tutte e due gonfissime e mi fa male la spalla. Il Dottor Corbascio mi ha detto che mi si è staccato qualcosa, un osso: ‘Non è niente’, ha detto, però stamattina la spalla era completamente gialla. C’è qualcosa che non va, non so cosa perché lui parla strano, come i dottori, ma io mi fido di lui”.
Ora perché Valentino ha male alla spalla, tutti voi piloti dite che...
“Io ho male veramente dappertutto, la caviglia sinistra non la muovevo quasi più e dopo la botta di sabato all’Estoril ho cominciato a muoverla, quindi magari qualche botta in più fa bene!”
Sei partito 30° e sei arrivato 11°!
“Perché mi sono sbagliato! Domenica mio fratello mi ha tirato giù dal letto perché non riuscivo a muovermi, ho preso il bicchiere del caffè con la mano sinistra e non riuscivo ad alzare il braccio. Mi sono detto: ‘ma io dove vado, così?’. Invece poi sono andato in Clinica Mobile”.
Ti hanno dato il beverone magico?
“No, una pastiglia. Azzurra – continua a scherzare il comasco - che mi ha rinvigorito e sono riuscito a partire subito. Ho fatto una bella partenza, ho recuperato 16 posizioni, poi qualcuno è caduto davanti a me e ho fatto una bella gara. Tanti ora dicono che per andare così forte devo farmi male”.
Fai un bel saluto a tutto il tuo popolo di facebook e dei social network su cui sei sempre a scrivere.
“Voglio salutare tutto il mio popolo, tutti quei 4998 stolti che mi seguono... Cosa faccio di speciale per essere così seguito? Non so se me lo merito, infatti mi dico ‘questi qua non sono a posto con la testa per venire a scrivermi ‘sei grande’, ‘sei il numero uno’...”
Ma sono tutte ragazzine o c’è anche qualche maschietto?
“No infatti, quello che mi preoccupa è che sono tutti maschi quelli che mi chiedono l’amicizia... Io non so a che santo votarmi, cavolo, sono così brutto? Arrivo a casa la sera dopo la palestra, mi collego: 65 richieste di amicizia e 64 sono maschi. Vabbè che siamo appassionati tutti di motori, ma non è che posso avere 4500 maschi e 300 ragazzine. Vorrei pareggiare il conto”.
Quindi come facciamo?
“Mi toccherà aprire un facebook solo per donne, sarei il primo a farlo! Oppure faccio un calendario... Dobbiamo organizzarci!”.
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