Ciabatti: abbiamo applicato le regole

AUDIO Il Direttore del Campionato difende la decisione che ha penalizzato Biaggi


“Le regole devono essere rispettate” Paolo Ciabatti, direttore del campionato Superbike, è inflessibile sulla posizione tenuta dalla Direzione Gara che ha sanzionato Max Biaggi con il ride through per il taglio della Prima Variante, penalità che gli è costata la vittoria in gara 2 del round di Monza. “Sapevamo che le due varianti di Monza, asfaltate per ragioni di omologazione del circuito, sarebbero state critiche per i tagli dei piloti che avessero sbagliato la staccata. Per questo abbiamo fatto un briefing con i piloti di tutte le categorie il giovedì per spiegare come dovevano rientrare in pista. E Biaggi non si è presentato”.

In sostanza è stata disegnata sull’esterno della via di fuga una strada che si restringe a imbuto fino alla larghezza di un metro. I piloti dovevano tassativamente percorrerla per rientrare sul circuito senza guadagnare né posizioni né tempo. “Solo nelle prove di venerdì – continua Ciabatti – abbiamo annullato 320 tempi di piloti che non hanno rispettato questa norma. Inoltre avevamo comunicato che questa manovra non poteva essere fatta per più di tre volte durante ogni gara altrimenti si sarebbe incorsi nella penalizzazione tramite ride trough, come infatti è successo ad Haga in gara 1”.

Per quanto riguarda la manovra compiuta da Biaggi, Ciabatti non ha dubbi: “è passato oltre la strada delimitata dalla riga bianca, le immagini televisive lo dimostrano. Già questo sarebbe bastato a sanzionarlo, inoltre i cronologici rivelano anche un guadagno di tre decimi per il pilota dell’Aprilia”.

Tutto secondo regolamento quindi, anche se forse un po’ troppo astruso per il pubblico sulle tribune o davanti al televisore incapace di distinguere i “dritti” legali da quelli illegali e di comprendere subito la decisione della Direzione Gara. “Altre soluzioni qui a Monza non erano possibili per ragioni di omologazione – si difende Ciabatti – nemmeno mettere un passaggio fra due barriere come fino a quattro anni fa”.

E pazienza se allo spettacolo, si sostituiscono le leggi.

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