Il test dell'Estoril promuove i soliti

Simoncelli passa, ma lo attende Le Mans. Rossi con il punto interrogativo

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Riassumendo: quattro piloti (Simoncelli, Lorenzo, Stoner, Crutchlow) hanno messo a segno oggi, nel test, un tempo inferiore a quello che ha consentito a Lorenzo di stabilire la pole sabato pomeriggio, quando si è trattato di determinare le posizioni in griglia per il Gran Premio del Portogallo. I tempi sono stati notevolmente più veloci. Simoncelli, per esempio, ha migliorato il proprio di nove decimi. E' opinione comune degli interessati che a favorire la prestazione sia stato il nuovo pneumatico che la Bridgestone ha voluto sottoporre a test. La Casa giapponese ha fornito un a gomma anteriore e due diverse specifiche per il posteriore. Componenti identici (anche nelle percentuali) a quello in uso già oggi, stessa carcassa. Il processo di costruzione, però, favorisce un rendimento differente: la mescola si scalda più rapidamente. Queste le informazioni che filtrano ma, a spanne, è difficile che un secondo si guadagni solo per questo. Anche se la pista, quest'oggi, era senz'altro più veloce.

Tra i protagonisti, decisamente su di morale Simoncelli. Che però si rifiuta di ammettere di essere contento. Anzi. “Il fatto che oggi sia andata bene, me le fa girare ancora di più, se penso a ieri. La caduta? Cercando di far meglio, ho fatto peggio: mi avevano avvisato di star attento alla temperatura del pneumatico il primo giro. Così, per non rischiare, ho addirittura affrontato la curva in seconda; ero leggermente più veloce, la gomma posteriore era più scarica.... sono finito per terra. In un campionato del mondo di tuffi, avrei fatto un bel punteggio”.

Valentino Rossi afferma di essere soddisfatto. Anzi no. Cioè, dipende. Il lavoro effettuato al telaio è stato produttivo (la Ducati è adesso maggiormente sensibile alle regolazioni)  ma il distacco dai migliori supera il secondo. Il nuovo motore possiede una erogazione più dolce, ma non lo si può utilizzare: ce ne sono ancora due, versione precedente, già punzonati e pertanto da impiegare prioritariamente. E poi, secondo Hayden, suo compagno di colori, la differenza tra il nuovo propulsore e quello oggi in uso sarebbe minima.

Casey Stoner (ma non è stato l'unico: anche Simoncelli, per esempio, ha fatto lo stesso) ha concluso prima del tempo massimo concesso (le sei del pomeriggio, ora locale). Ieri si è fatto male alla schiena (nel rialzarsi da una curva) ed in gara ha sofferto parecchio. Oggi, la situazione era migliorata ed ha portato a termine il lavoro previsto: esame della nuova frizione (che, come ha spiegato Dovizioso, “scorre meglio e riduce il saltellamento”) ed una nuova forcella che sarà impiegata a Le Mans.  Anche per lui, le nuove gomme portate da Bridgestone.

Lorenzo ha concentrato il proprio lavoro su forcellone (nuovo) sospensioni (aggiornamento) ed elettronica, alla ricerca di un grip latitante. “L'entrata in curva, che un tempo era il nostro forte, adesso non lo è più. Dopo il lavoro di oggi, mi pare che le cose vadano meglio”. Ha applicato un setting differente, riesumando quello 2010. Nessuna novità per il motore, che prevede di vedere, in una nuova versione, “solo dopo il Mugello”.


Questi i tempi conclusivi:


1.Simoncelli (Honda) 1'36.211 (62 di 70)

2.Lorenzo (Yamaha) 1'36”316 (87 di 91)

3.Stoner (Honda) 1'36.602 (34 di 49)

4.Crutchlow (Yamaha) 1'36.850 (70 di 71)

5.Rossi (Ducati) 1'37.382 (65 di 82)

6.Edwards (Yamaha) 1'37.410 (39 di 51)

7.Spies (Yamaha) 1'37”421 (68 di 69)

8.Andrea Dovizioso 1'37.460 (59 di 63)

9.Hayden (Ducati) 1'37.463 (76 su 89)

10.Pedrosa (Honda) 1'37.679 (16 di 17)

11.Aoyama (Honda) 1'38.032 (65 di 73)

12.Abraham (Dcuati) 1'38. 087 (77 su 85)

13.Elias (Honda) 1'38.412 (86 di 108)

14.Capirossi (Ducati) 1'38.633 (76 di 97)

15.Aoki  /  Bautista  1'38.850 (17 di 68) *


(*) Il collaudatore Aoki e Bautista, pilota titolare, si sono alternati sulla stessa moto, col medesimo trasponder.


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