Lorenzo: Lo sviluppo è la sfida 2011

"Ogni inizio di campionato siamo tutti a zero punti. La pressione è enorme"

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Si continua a parlare di Gran Premi in America e ad Abu Dhabi, ma ciò che le Case vogliono, e soprattutto la Yamaha desidera, è tornare in Indonesia, dove il mercato tira da pazzi.

E' da quelle parti, infatti, che impazziscono per la MotoGP, anche se la MotoGP non ci va. In realtà ci si è corso due anni, nel 1996 e 1997, sul circuito di Sentul. Troppo tempo fa per Jorge Lorenzo che ha iniziato a gareggiare nel 2002.

C'è comunque qualche possibilità che vi si ritorni e nel frattempo Porfuera ha rilasciato una intervista al sito della Yamaha in Indonesia nella quale per la prima volta parla da leader della casa di Iwata.

"Quest'anno sarà il primo durante il quale farò anche lo sviluppo della moto - spiega Jorge - una nuova sfida per me. Negli ultimi anni la Yamaha ha provato di essere fra i top team in MotoGP ed ora è tempo per continuare a lavorare duro per mantenere questa posizione privilegiata. E' il mio quarto anno con loro, e non riesco ad immaginarmi da nessuna altra parte".

Lorenzo, che ha già un contratto firmato per il 2012, con una probabile opzione per il 2013 sa che essere campione del mondo significa poco.

"Non penso mai a me stesso come al numero uno, il campione del mondo - spiega - credo in me e lavoro duro per rimanere al top. ogni anno tutti i piloti iniziano con zero punti e la condizione mentale è importante per evitare troppa pressione".

Dopo Jerez fra due settimane sarà la volta di Estoril, un tracciato sul quale il pilota della Yamaha ha vinto fin dall'esordio, nel 2008. Quest'anno è a caccia del Poker.

"Ci sono dei circuiti speciali. Jerez è uno di questi, forse perché vi ho iniziato la carriera. Non posso pensare ad un mondiale senza Jerez, come non posso immaginare una F.1 senza Montecarlo, ma mi piacciono anche altri circuiti storici come Assen. Ciò che ora vorrei è tornare a Jakarta per corrervi, ci sono stato cinque volte recentemente, ma spero che la prossima possa esserci anche la mia M1".

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