Marinelli: "Vogliamo il titolo SBK"

La Casa bolognese - ufficialmente "fuori" dalla Superbike - si concentra su Checa


Per una volta non torneremo sull'incomprensibile decisione di ritirarsi ufficialmente dalla Superbike, ma parleremo di quelli che sono i fatti: Carlos Checa è in testa al Campionato Mondiale Superbike 2011 guidando una 1098 R "privata" e la Ducati comanda la classifica Marche. Lo spagnolo, che corre con i colori del team Althea Racing, ha vinto tre delle quattro gare sinora disputate lasciando a Marco Melandri gara 1 di Donington. Facile con una squadra ufficiale...

"La gente può dire quello che vuole - ci risponde Ernesto Marinelli, responsabile del progetto Superbike all'interno di Ducati Corse - ma Althea Racing è una struttura privata che ha comprato da noi un certo pacchetto. La realtà è che tutto deve funzionare bene in certe situazioni: pilota, moto e team. Carlos è stato il miglior pilota Ducati nel 2010 ed oggi lo è ancora di più, la squadra si è potenziata e noi cerchiamo di dare tutto l'aiuto possibile".

Questo significa che state pensando al titolo mondiale?

"Un pensierino bisogna pure farcelo... un obiettivo te lo devi dare. E' solo la seconda gara e il campionato è lungo e può essere strano come dimostra il week end inglese di Max Biaggi. Andiamo ad Assen molto determinati perché pensiamo che sia una gara importante".

Punterete tutto solo su Checa?

"Mi aspetto che arrivi anche Guintoli, che quando si è fatto male stava andando forte".

Ma c'è una grande differenza tra le moto di Althea e quelle del team Liberty...

"Sono certo che le moto non sono molto distanti tra loro. Sono differenti nelle sospensioni ma per il resto si equivalgono anche se quelle Althea sono 2011 e quelle Liberty delle 2010 aggiornate 2011. Ma questo, ripeto, significa poco. Contano anche le strutture e quelle ci consentono oggi ci consentono di fare bene. Lasciamelo dire: nel servizio che forniamo rapportato al costo non abbiamo uguali".

Il dovervi occupare di una moto che può vincere il titolo può rallentare lo sviluppo della nuova moto? A proposito che nome avrà?

"La nuova 1200 non ha ancora un nome ufficiale ma solo codici e soprannomi. Non subirà dei ritardi perché Lozej - che segue il team Althea - gestisce il continuing del progetto 1098 mentre noi ci stiamo occupando della nuova, attingendo costantemente alle informazioni che ci arrivano anche dalla pista".

Quando scendere in pista con la 1200? E chi la collauderà?

"Ci auguriamo di poterlo fare a maggio, al Mugello. Dopo la prima sgrossatura che verrà fatta dai collaudatori del Reparto Produzione che ci daranno delle preziose indicazioni per la versione stradale, l'affideremo a Troy Bayliss e Carlos Checa per la loro esperienza, lo stile di guida e la grande capacità comunicativa delle caratteristiche della moto".

Insomma in Ducati non stanno pensando soltanto a vincere nel 2011 ma a come farlo anche nei prossimi anni, sempre che gli altri siano d'accordo...

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