Dani Pedrosa sapeva che avrebbe fatto fatica. Il problema alla spalla riaffiorato alla fine della gara del Qatar l'ha martoriato fin qui a tal punto da decidere di correre sotto i ferri domani a Barcellona, complice della convalescenza il mese che lo separa dal GP dell'Estoril.
Lo spagnolo ha combattuto duramente dimostrando di non avere timore reverenziale per nessuno ed ora è secondo nel mondiale con 32 punti.
"E’ stata una gara molto difficile. Molti piloti mi hanno superato all'inizio, ma sapevo che con 27 giri, la situazione per le gomme sarebbe stata difficile per tutti. Ero un po’ nervoso per aver fatto una brutta partenza, ma nel primo giro mi sono accorto di girare più veloce che nel warm up, così mi sono calmato e ho iniziato a migliorare. Giravo con un buon passo e mi sono concentrato al massimo per non commettere errori perché era molto facile cadere. Alcuni piloti sono scivolati, si trattava di resistere. Quando ho visto che tra me e Lorenzo c’era un distacco di circa un secondo, ho cercato di riprenderlo, ma a 10 giri dalla fine le gomme erano calate tantissimo, sul rettilineo non potevo neanche spalancare il gas perché la pista era molto scivolosa. Quando anche Spies è caduto, il mio vantaggio su Nicky era sufficiente per mante nere la seconda posizione, così ho tagliato il traguardo felicissimo. E’ stato un week end duro, ancora oggi ho sofferto per mancanza di forza e sensibilità al braccio, ma guidare sul bagnato mi ha aiutato perché la guida è meno aggressiva che sull’asciutto. È una bella sensazione lasciare Jerez con il secondo posto, dopo il terzo del Qatar. Siamo 9 punti dietro il leader del Campionato, un distacco ragionevole da cui riprendere all’Estoril. Venerdì avevamo preso in considerazione la possibilità di non correre e pensare all’operazione, così oggi il podio è un risultato incredibile. Adesso arriva il momento più difficile, quello dell’operazione. Nessuno vuole andare sotto i ferri, ma questa volta quasi non vedo l’ora perché desidero che passi il dolore e voglio ricominciare a gareggiare in piena forma”.