La pioggia è stata la chiave di lettura della gara di Valentino Rossi fin dal warm up di questa mattina, dove il biondo di Tavullia aveva dimostrato (con il secondo tempo) che la messa a punto della sua Desmosedici era azzeccata, oltre, ben inteso, alla messa a punto della sua spalla.
Voleva il podio e ha spinto a più non posso, fino a forzare una staccata un po' troppo lunga alla curva 1. L'ha fatto mentre inforcava Casey Stoner. La Desmo ha visto lì accanto l'australiano e colta dall'emozione s'è buttata in terra, falciando via anche lui.
“Peccato non essere riuscito a fare il podio – ha dichiarato Rossi – Sul bagnato ero più forte di quelli lì davanti e la provvidenza mi aveva dato questa opportunità. Alla staccata della prima curva ho frenato un po' più tardi di Stoner e oramai non facevo più in tempo a tenere la traiettoria a sinistra, e sono scivolato. E' stato un mio errore. Tenendo tirata la frizione la moto è rimasta accesa, così ho potuto ripartire, concludere la gara e prendere punti. Forse con l'asciutto non sarei stato così competitivo ma con la pioggia ero forte”.
Insomma, hai sbagliato...
“Quando sei sempre dietro e con le difficoltà, penso che sia umano commettere errori. Non volevo attaccarlo ma capisco che Stoner si sia arrabbiato, stava facendo una bella gara. Infatti sono andato a scusarmi”.
Secondo Stoner avresti dovuto farlo in privato, andare a trovarlo nel suo motorhome, lontano dalle telecamere, possibilmente senza il casco in testa...
“E' la prima cosa che ho fatto appena sono sceso dalla moto perché poi sapevo che non l'avrei beccato più, per cui ne ho approfittato proprio perché avevo il casco!”
Rossi l'ha buttata sul ridere lasciando intendere che per come era arrabbiato Stoner, sotto il casco si sentiva più protetto ad andare a parlargli.
“Nelle gare è così, anche Elias un anno mi ha buttato giù proprio in quella curva e io ho perso il mondiale. Stoner va fortissimo e troverà il modo di recuperare”.
I commissari di gara però hanno aiutato te a ripartire, e non lui.
“I marshal mi hanno dato quasi fastidio perché la mia moto era accesa ed ero pronto a rientrare. Quella di Casey non so...”.
Cosa ti ha detto Stoner quando ti sei scusato?
“Non ho capito cos'ha detto, avevo il casco. Ho capito solo qualcosa tipo 'spalla'”.
Hai notato che il giro dopo ti ha applaudito?
“Sì, infatti gli ho chiesto scusa con la mano, dalla moto”
Ci saranno strascichi con Stoner dopo questa vicenda?
“Non so, comunque la colpa è completamente mia”.
La tua moto era a posto dopo la scivolata?
“La leva era storta e l'ho raddrizzata. Sapevo che sarei riuscito ad andare a prendere Barberà, poi però tra me e gli altri c'era un sacco di tempo e ho preferito andare cauto. Ci sarà da lavorare per essere così competitivi anche sull'asciutto; che la Ducati andasse bene sul bagnato lo sapevo, ma non ci basta. Il problema è che non è giusto non avere la scelta delle gomme Bridgestone da bagnato. Bisogna che la Bridgestone fornisca almeno un tipo di rain morbida e uno di rain dura. Questo argomento sarà all'ordine del giorno”.
Fino a qualche settimana fa la Honda sembrava essere la moto più veloce ma ora in testa al mondiale c'è Jorge Lorenzo.
“La Honda per me rimane la moto più veloce. Se non avessi steso Stoner magari avrebbe vinto lui”.
Cosa modificherete per l'Estoril?
“Filippo Preziosi mi ha detto di aspettare. Non gli metto pressione, in Ducati sono già belli aggressivi, hanno voglia di lavorare”.
Insomma per Valentino la vicenda con Stoner è finita a 'tarallucci e vino': lui è stato fortunato, Casey sfortunato e beffato. Una sorta di Casey Paperino Stoner e di Valentino Gastone Rossi. Eppure il soprannome di 'Gastone' si adatterebbe di più all'australiano: Gastoner!
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