Rossi travolge Stoner. Vittoria a Lorenzo

AUDIO - Un altro incidente fra Vale e Stoner spiana la strada agli spagnoli


Il Re ha sempre ragione.

Quando Re Juan Carlos di Borbone è passato oggi in sala stampa, alla domanda 'chi vincerà?' ha risposto 'Pedrosa o Lorenzo'.

Il Re è servito, e via con le tracas.

Quando alle 14:00 si è spento il semaforo per la gara della MotoGP la pioggia stava cadendo incessante già da un paio d'ore. Che sarebbe stata una gara ricca di colpi di scena era nell'aria umida di Jerez.

L'ha vinta anche quest'anno Jorge Lorenzo. Una vittoria piacevole con tanto di tuffo nel laghetto (questa volta era già inzuppato dalla pioggia, e ha utilizzato il salvagente!). L'aveva detto che avrebbe puntato al podio e alla vittoria, e così ha fatto. Viste le numerose scivolate, lo perseguiterà a morte il tormentone che vince solo quando gli altri non ci sono, come lo scorso anno... Tant'è.

Secondo un ottimo Dani Pedrosa, a 19”339. Lo spagnolo ha saputo finire la gara e soprattutto ha duellato duramente con quella spalla, che domani verrà riparata in sala operatoria. Bravissimo.

Nicky Hayden terzo. Quando il gatto manca i topi ballano, direbbe qualcuno, e in effetti Kentucky Kid quando ha la pista sgombra dal suo compagno di squadra sembra avere una marcia in più.

Ma il colpo di scena non tarda ad arrivare: all'inizio dell'ottavo giro Valentino scivola e abbatte involontariamente Stoner, recupera la moto nella ghiaia e chiude in quinta posizione. Nel dopo gara Valentino va nei box Honda a scusarsi con il povero Casey Stoner che quando si ritrova davanti Rossi, lo apostrofa: “hai qualche problema con la la spalla?. La tua ambizione è superiore al tuo talento".

La gara - Casey Stoner scatta bene dalla pole e inizia a condurre il gioco, mentre Pedrosa parte male e rimane rallentato dal traffico della prima curva perdendo via via posizioni. Al primo giro i piloti che passano per primi le fotocellule sono Stoner, Lorenzo, Simoncelli, Dovizioso e Spies. Valentino ottavo. In gran forma, Rossi innesca il turbo e passa Dovizioso al secondo giro.

Subito si registra un giro veloce di Marco Simoncelli che si porta all'inseguimento dei primi due, mentre Rossi è il più veloce al 4° giro, quando si trova in quarta posizione.

Al settimo giro Valentino tenta un sorpasso in curva su Casey Stoner ma perde l'anteriore e scivola, la sua Ducati centra la Honda di Stoner, che si trovava all'esterno curva. I due finiscono nella ghiaia, Rossi riparte rientrando in gara penultimo mentre Stoner non riesce a mettere una pezza sul danno, e si ritira.

A 18 giri dalla fine inizia un bel balletto a due tra Ben Spies e Dani Pedrosa che rimangono appaiati a pariglia per diverse decine di metri, ma ha la meglio Pedrosa, che ancora una volta demolisce il pregiudizio della difficoltà nel corpo-a-corpo, sfoderando una grinta incredibile.

Dovizioso, fuori controllo per tutta la gara, fa un dritto ed esce di pista a 18 giri dalla fine per rientrare immediatamente. Chiude in 12a posizione.

A 16 giri dalla fine, mentre stava conducendo la gara a 2”608 da Lorenzo, Marco Simoncelli fa un highside e si sveglia dal sogno meraviglioso: per lui la gara finisce così.

Ben Spies guadagna posizioni dopo un'altra bella battaglia con Nicky Hayden, anche se è evidente che la stella sul casco del texano oggi non brilla.

I piloti in pista sono ramai decimati; Jorge Lorenzo si porta in vantaggio passando Pedrosa. Spies si accoda. A 10 giri dalla fine la Ducati Pramac di Randy De Puniet si spegne, il francese non può fare null'altro che appoggiarla al muretto e ritirarsi. Poco dopo finisce nella ghiaia anche Karel Abraham.

A cinque giri dalla fine Valentino Rossi è in 7a posizione. Davanti, mentre Lorenzo conduce a oltre 8 secondi da Pedrosa, Spies inizia ad attaccare lo spagnolo della Honda per conquistare il secondo posto. Dani appare in difficoltà, probabilmente per i dolori alla spalla che a questo punto della gara sicuramente si fanno sentire, e Ben Spies ne approfitta per passarlo ed allungare; ma dopo tre curve quando mancano solo tre giri alla fine, il texano scivola e non taglierà più il traguardo. Edwards e Hayden sono così liberi di giocarsi il terzo gradino del podio: ha la meglio Edwards che, se non fosse caduto, avrebbe ritrovato il podio dal GP dell'Olanda 2008, dove arrivò terzo. Peccato, Colin.

Hayden, terzo gioisce; era dal GP di Aragon lo scorso anno (3°) che non saliva sul podio.

'Cadi che ti cadi', Valentino Rossi chiude in quinta posizione a 1,02”.227 e prende 11 punti nel mondiale.

Quelli però li ha presi anche Toni Elias, che ha chiuso in nona posizione, davanti a Hopkins (10°), Capirossi (11°) e Dovizioso (12°).

ASCOLTA LE PAROLE A CALDO DI VALENTINO ROSSI

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