Il Caso: Il rischio partenze in Moto2

De Angelis: "In Qatar è andata bene, ma ora partire davanti è difficile"


Il 2011 ha introdotto la novità della nuova disposizione delle file per la griglia di partenza.

Invece avere 4 piloti come accadeva fino allo scorso anno, la Moto2 parte come la Motogp. I piloti si dispongono su tre posti per fila, cosa che allunga ancora di più il serpentone della classe di mezzo allo start.

Questa soluzione, è stata resa necessaria per aumentare il livello di sicurezza proprio nella delicatissima fase della partenza. Lo scorso anno, infatti, erano un po’ troppi i piloti che alla prima staccata si presentavano tutti insieme.

Oggi tra una fila e l’altra ci sono nove metri, grazie alla nuova disposizione e la prima gara non ha visto la consueta ressa alla prima curva.

Certo è che il circuito di Losail ha una conformazione molto comoda. Il rettilineo è abbastanza lungo e la prima curva è abbastanza lontana, insomma i 40 piloti in fila per tre della Moto2 hanno avuto vita abbastanza facile.

“Si tratta di una soluzione ottima – aveva commentato Alex De Angelis in Qatar – certo è che adesso è ancora più difficile essere davanti. Prima eravamo solo in troppi, adesso ci sono anche le file da tre. Se non ci fosse stata questa regola sarei partito dalla seconda fila e non dalla terza!”

Osservazione condivisibile, ma forse questa disposizione per una categoria folta come la Moto2, potrebbe portare anche altre difficoltà. Una potrebbe manifestarsi al Mugello dove, dopo il lunghissimo rettilineo, si incontra una curva a destra praticamente a gomito. In questo caso chi è dietro, preso dalla foga di risalire potrebbe infilarsi in mezzo al gruppo aiutato dallo spazio lasciato tra una fila e l’altra, a forte velocità.

L’altro problema che si potrebbe presentare è quello delle retrovie in posizione scomoda. Questo potrebbe accadere al Sachsenring, dove la conformità della pista potrebbe obbligare più di una fila a partire praticamente in salita.

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