Lorenzo: "Come una vittoria"

"Jorge: "A Jerez sarà diverso". Spies: "E' stato difficile superare Rossi"

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Non ci sperava, Jorge Lorenzo. Nei suoi sogni c'era, al massimo, un terzo posto. Per questo motivo, entrato nel recinto dei vincitori il maiorchino si è gettato fra le braccia dei suoi come se veramente avesse vinto il Gran Premio.

"Questo secondo posto vale come la metà delle vittorie del 2010 - ha spiegato subito dopo - ho creduto in me stesso e sono andato sempre al massimo, prendendo anche molti rischi. Ad un certo punto mi sono visto in terra ed ho chiuso gli occhi: quando li ho riaperti ero ancora in sella. A causa di un errore ho perso un po' il contatto, altrimenti forse sarei rimasto più vicino a Stoner, comunque di più non si poteva fare e non potremo fare fintantoché non miglioreremo la moto. Detto questo fra due settimane però saremo a Jerez, una pista diversa e con un rettilineo più corto".

Decisamente meno soddisfatto del risultato - un sesto posto - è stato Ben Spies, dal quale tenendo conto dei risultati in prova, ci si aspettava di più.

"Beh, la prima gara è andata. E non è stata perfetta. Sono stato spinto un po' fuori alla prima curva e poi sono rimasto intrappolato dietro a Barbera e Rossi. I due stavano lottano fra di loro, così io ho perso il contatto con gli altri davanti. Per il resto non è andata male: ho faticato parecchio per superare Valentino, guidava molto bene e non è un pilota facile da superare. Una volta che ci sono riuscito sentivo la moto a posto ed ho fatto qualche buon giro. E' stata solo la prima parte della gara a non piacermi. Comunque fra due settimane saremo nuovamente in pista, a Jerez, non sono arrivato nei primi cinque ma ho preso punti buoni e sono soddisfatto".

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