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Gresini è stato il primo a dirlo, gli altri si sono un po' nascosti, la Moto2 utilizza almeno 4 costruttori differenti per quanto riguarda le sospensioni.
Le Bitubo, lo abbiamo già detto sono solo sulle Moriwaki del team faentino e a quanto abbiamo potuto vedere sono dei prodotti molto ben fatti.
La forcella, in particolare, si differenzia dalle altre per avere dei tappi superiori che ospitano le due regolazioni di base. Al contrario di quanto accade normalmente, non troviamo due viti per il precarico e per il ritorno, ci sono due manettini per stelo ricavati dal pieno di colore rosso. Il mono posteriore è molto simile all'Ohlins con il piggy back sporgente e le regolazioni sotto ma sul lato sinistro.
Le Ohlins in questo senso sono tradizionali, con un bullone centrale e una vite più piccola al lato. Per smontare la testa dello stelo, invece, bisogna utilizzare un apposito attrezzo che si infila nei buchi tutto intorno.Il mono posteriore è un grande classico con piggy back sporgente e regolazioni subito sotto.
Nulla di sconvolgente, dal punto di vista pratico per quanto riguarda le Donerre. Queste sospensioni arrivano da una società costituita da due ingegneri fuoriusciti dalla WP. La testa delle Donerre ha un grande tappo blu che ospita come nelle Ohlins, il bullone di regolazione della molla e la vite. Il mono ha il piggy back d'ordinanza ma in posizione longitudinale con le regolazioni a sinistra.
Il quarto costruttore è la Kayaba che è abbastanza tradizionale nella forcella, mentre nel mono posteriore adotta sia il piggy bag con il gas che, subito dietro, il regolatore del precarico della molla pneumatico con il manettino.
La maggior parte dei team utilizza le Ohlins, contando sull'assistenza e sull'enorme esperienza della casa svedese. Le Bitubo sono solo sulle moto di Gresini, mentre le Donerre sono solo sulle Suter del Team Italtrans e le Kayaba è solo sulla Kalex del Team Switzerland.
Ecco una gallery delle sospensioni della Moto2
