GP del Qatar: profondo ROSSI

L'obiettivo di Vale è modesto, il quinto posto, ma la posizione è strategica


E' guerra aperta. E non stiamo parlando della Libia, per fortuna, ma dei tifosi del Motomondiale. Ora che il primo schieramento di partenza del 2011 è lì bello definito in fila per tre col resto di uno (Toni Elias), Orazi e Curiazi delle tifoserie si danno addosso a spron battuto: nel web la gara del Qatar è già iniziata da un pezzo!

A casa i divani si suddividono sostanzialmente in quattro macrogruppi: una costola di accaniti che si è staccata dalla tifoseria Ducati e che è migrata in Honda con Stoner e i suoi meccanici; i valentiniani, in parte anche Ducatisti e in parte invece arrabbiati con Ducati; poi ci sono gli antilorenzisti (una legione d’assalto dei valentiniani più agguerriti) e infine i benisti (tifosi di Ben Spies), schieramento per lo più composto dal popolo della Superbike.

Ma veniamo allo schieramento di partenza.

Stoner. Lui con l’elettronica ci sa fare e quest’anno ha apportato una novità tecnica sulla sua Honda: il teletrasporto. Difficile definire con un aggettivo uno che accende ‘caschi rossi’ ad ogni fotocellula, e con manciate di decimi di vantaggio sul secondo, entra ai box e lamenta al team una mancanza di confidenza con la gomma morbida. Giuro che se fossi a Doha correrei da sua moglie Adriana per chiederle a questo punto cosa intende Casey invece per ‘ottimo feeling’, visto che con lei ce l’ha di sicuro e se vale l’equazione, mi racconterà cose che noi umani nemmeno osiamo immaginare. Comunque sia, se domani in gara Casey riuscirà a trovare quel feeling di cui è in cerca, meglio fargli trovare due riviste e una chaise longue sul primo gradino del podio, mica che poi si annoi nell’attesa degli altri due.

L’armata brancaleHONDA rinforza la prima fila con un Dani Pedrosa fortissimo. Quest’anno si è presentato ai test invernali con un inedito fisico privo dei soliti acciacchini (necrosi, punti, chiodi, viti, tasselli, carrucole, attaccapanni e quant’altro) e sta dimostrando di avere un ottimo rapporto con la sua RC212V. Venticinque giri sono tanti ma con a fianco simili compagnie, la partenza sarà determinante.

Chiude la prima fila Jorge Lorenzo a 8 decimi da Stoner. La lotta intestina col texano con cui condivide il box l’ha vinta lui e con la terza casella di partenza lo spagnolo ha guadagnato nuovamente il sorriso. Il successo è più difficile da mantenere che da raggiungere, questo lui lo sa, infatti sta dando il massimo consentitogli dalla sua M1.

Il vero eroe della griglia di oggi è Marco Simoncelli. Un andamento altalenante il suo, che registra però picchi positivi quando è necessario averli. Aligi Deganello il suo capotecnico storico, dice che Marco rispetto agli altri ha 20 kg in più di zavorra naturale e questo fa consumare maggiormente la RC212V, costretta dall’elettronica a intervenire con tagli di potenza. Ciò che preoccupa il Sic però non sono i tagli di potenza ma quelli di capelli. Quarto posto: bravo!

Ben Spies, 5° casella, se la ride sotto i baffi. Così sostiene chi gli è vicino e lo conosce bene. Niente baffi? Niente sorrisi! Eppure ‘Elbowz’ è in forma smagliante e tante sono le aspettative nei suoi confronti. Accanto a lui, chiude la seconda fila Ettore Barbera. Ci piace chiamarlo così, perché ci dà l’illusione che la prima Ducati in griglia sia guidata da un italiano. Ma lui è spagnolo e qualcuno ha cominciato a dire che il tempo l’ha fatto (sempre) succhiando la scia di qualcuno. Ah, quanto ci stanno antipatici ‘sti spagnoli eh?! Proprio non riusciamo a digerirli al punto tale da avere sempre la parolina cattiva nei loro confronti? Bene, sapete cosa vi dico? Che se è succhiando le scie che in questo momento si fanno i tempi con la Ducati, Ettore ha fatto benissimo a succhiare. Ecco. E mentre lui succhia tutto il succhiabile, il sospetto che la ‘vecchia’ Ducati di Barberà e De Puniet (11°) sia migliore di quella nuova di Valentino e di Hayden (13°) sta cominciando a farsi largo tra gli appassionati...Anche se poi le moto sono solo marginalmente diverse e la differenza (perlomeno sul tempo sul giro) la fa chi la guida.

Ma veniamo alla terza fila, forse la meglio assortita. Primo è Dovizioso. Carino, educato, intelligente, ok. Però rispetto agli altri due ufficiali Honda che ha nel box Dovi è due spanne indietro. Dispiace vedere che Andrea al 3° anno da ufficiale Honda non abbia ancora saputo cucirsi addosso la sua moto. Forza Dovi, il piatto (italiano) piange e batte cassa!

Di fianco al Dovi, Cal Crutchlow, d’importazione SBK doc e alla sua prima qualifica assoluta in MotoGP. Stasera si troverà in griglia per la prima volta di notte con tutte le luci accese, si volterà a cercare oltre il muretto lo sguardo della sua fidanzata Lucy (inesorabilmente soprannominata 'la ragazza del Tett 3') e poi leggermente indietro, a cercare quello del nove volte Campione del Mondo Valentino Rossi, in griglia dietro di lui. Si ha la sensazione che Cal abbia anche qui la tempra dell'osso duro, di quelli che mandi via solo col... Viacal! Ulteriore noticina di merito: si è operato anche lui ad una spalla, nei giorni scorsi gli è quasi saltato un dito, e nessun lamento!

Ed eccoci finalmente da Vale. Lui ci ha provato, ha tentato tutte le soluzioni possibili, in questi giorni: moto n.1, moto n.2, assetti diversi, gomme dure, gomme morbide. Mentre il suo capotecnico Jeremy Burgess gli prendeva amorevolmente i tempi dal muretto sgranando il cronometro come un rosario, una nona posizione è il massimo che il biondo ha potuto concedersi. Inconsolabile la sua tifoseria che spera come sempre nel miracolo, e non è detto che non avvenga, visti i trascorsi mistici del ‘Dottore’. Mentre il suo popolo attende il miracolo dell'apparizione della Desmosedici sul primo gradino del podio, nel Bel Paese circolano notizie surreali che giustificherebbero il secondo e mezzo che manca alla pole: Valentino aspetta un figlio (Novella 2000 attualmente in edicola) e dato che com’è noto Enzo Ferrari decretò che ogni figlio aggiunge un secondo, ecco che siamo già arrivati a 5 decimi dall’obiettivo.

Insomma, i tifosi non li tiene più nessuno, sono tantissimi e tutti agguerriti. Questo significa che il Motomondiale è mancato molto a tutti e che stasera, alle otto precise, saranno in tanti lì davanti ai monitor a seguire le gesta dei nostri beniamini.

Chi vincerà secondo voi? Scrivete il vostro podio QUI.

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