I box si stanno animando a Losail, in Qatar, in vista dei test di questa sera. Qualche team ha iniziato a tirare fuori le moto ed a scaldare i motori anche se le MotoGP non sono state ancora del tutto assemblate (guardate l'avantreno della GP11 di Hayden...).
I discorsi sono quelli di sempre all'inizio del campionato da un po' di anni: pochi piloti, pochi sponsor, ma l'argomento che accomuna tutti è la domanda "si correrà in Giappone".
Una risposta al momento non c'è, e non è che a non averla siamo solo noi.
"Ho mandato una mail al circuito di Motegi per sapere qual'è la situazione - ha raccontato Shuei Nakamoto, dumero uno sui campi di gara per la Honda-HRC - ma non ho ancora ricevuto una risposta".
"Certo, recuperare semmai la gara sembra quest'anno più difficile che in passato - spiega Livio Suppo - ma i giapponesi sono organizzatissimi. Potrebbero anche farcela. Ovviamente al momento ci sono altre priorità e soprattutto non dobbiamo andare se la cosa può creare problemi. La MotoGP, però, potrebbe essere l'occasione di lanciare un messaggio forte: la vita và avanti".
La Honda, protagonista durante l'inverno nei test, affronta questi del Qatar senza particolare nervosismo.
"E' vero, siamo andati forte - si schermisce Nakamoto - ma soprattutto sul giro secco. Sul passo i nostri avversari non sono lontani".
Saranno due giorni di messa a punto in vista del primo Gran Premio dell'anno, più che un test vero e proprio. Per molti, se non per tutti.
Stoner per esempio nel suo carnet ha di riprovare la forcella Ohlins 2011 che ha già assaggiato in Malesia e che non gli è piaciuta molto.
Valentino Rossi, invece, potrtebbe provare sia il nuovo telaio che il nuovo forcellone più flessibili.
A dirlo è Loris Capirossi che in Qatar festeggia 22 stagioni di attività.
"Fra due, tre gare spero di divertirmi anch'io", motteggia.
Un pensiero che lo accomuna a John Hopkins, relegato al ruolo di spettatore, dopo aver girato ieri per la realizzazione di uno spot pubblicitario per la Suzuki.
"Certo che mi piacerebbe guidare - ammette - ma ci sono solo le moto di Alvaro Bautista. Spero di fare qualche wildcard nel corso dell'anno e, ovviamente, di andare bene nel BSB".
Dunque, si ricomincia. Fra poco il paddock si animerà. Il Qatar è avanti di due ore rispetto all'Europa. Si proverà sino alle 23, le 21 italiane.
Il circuito, solitamente deserto, sembra ancora più isolato. Vedere il VIDEO di avvicinamento al tracciato per rendersi conto di quanto sia cattedrale nel deserto. Gli uomini più veloci del mondo però dovranno avvicinarsi a 120 Km/h al tracciato. La campanella di limite superato, presente in ogni auto a noleggio, da più fastidio delle eventuali multe.
Bene, ancora poche ore, poi si inizia a giocare.