Del Torchio: "Siamo italiani!"

Italia come priorità per il Presidente Ducati che pensa a nuovi investimenti


''Essere qui in compagnia di Valentino Rossi e' motivo di grande soddisfazione e orgoglio per me''.

A parlare e' Gabriele Del Torchio, Presidente della Ducati a margine della presentazione della squadra per la Motogp con Valentino Rossi e Nicky Hayden al Wrooom di Madonna di Campiglio.

''Ci sentiamo sempre di piu' ambasciatori dell'italianita' nel mondo e per questo abbiamo raccolto l'invito del Presidente della Repubblica - ha detto Del Torchio - mettendo il simbolo dei festeggiamenti dell'unita' d'Italia sul serbatoio delle nostre moto da corsa che verranno svelate domani''.

Rossi in Ducati era stato in qualche modo anticipato lo scorso anno, quando sempre a Madonna di Campiglio, il presidente della Ducati aveva espresso la sua voglia di avere Valentino in squadra.

''E' chiaro che avere insieme Valentino Rossi e Ducati - ha affermato Del Torchio - amplifica ancora di piu' il concetto dell'eccellenza italiana, per noi e' uno stimolo in piu' ''.

Non solo orgoglio, ma c'è anche la questione che riguarda la revisione degli accordi contrattuali della Fiat, che inevitabilmente è arrivata anche a Madonna di Campiglio.

"Ciascuno deve guardare a casa propria - ha detto Gabriele Del Torchio, Presidente Ducati - ma la nostra azienda ha fatto la scelta di essere italiana. Non ci viene lontanamente in mente di lasciare questo territorio. Certo, abbiamo annunciato recentemente una stazione di assemblaggio in Indonesia, che non è un desiderio di andare lontano, ma la necessità di bilanciare una asimmetria dei dazi doganali, che nel caso di un nostro prodotto esportato verso quell'area geografica arriva anche all'80% del valore del mezzo".

"L'unica maniera per evitare questa cosa - aggiunge ancora Del Torchio - era quella di andare ad assemblare in quella zona, ma la maggior parte delle componenti arriveranno dall'Italia e la progettazione sarà sempre nostra. Si tratta inoltre di prodotti destinati esclusivamente a quelle aree geografiche. Ritornando al tema Marchionnne, io non voglio fare riferimento alle esperienze altrui, devo dire che noi abbiamo, come tutti gli altri che sono impegnati nel comparto, un tema caldo che è legato alla produttività. Abbiamo avviato un dialogo costruttivo e dialettico con le organizzazioni sindacali e vogliamo darci l'obiettivo di avere il consenso, possibilmente da parte di tutti, per avere delle condizioni che permettano di essere ancora più efficienti e più produttivi".

Il fatto di non voler lasciare l'Italia implica anche forti investimenti, che la Ducati sta facendo per radicarsi sul territorio.

"Stiamo - ha detto Del Torchio - insieme alle autorità regionali e comunali di Bologna, facendo tutto il necessario per iniziare la costruzione di un nuovo stabilimento produttivo. Vogliamo investire una cifra importante per avere uno stabilimento Ducati nuovo di zecca che continui nella tradizione della Ducati simbolo di Borgo Panigale. Per altro abbiamo anche identificato un'area che è proprio a Borgo Panigale e io penso che nel volgere dei prossimi mesi, compatibilmente con i tempi della burocrazia, che in Italia sono sempre lunghi, sarà possibile avere tutte le autorizzazioni per arrivare alla posa della prima pietra e alla costruzione di un nuovo stabilimento italiano. Ragionevolmente tutto questo potrà accadere all'inizio del 2012".

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