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Arrivederci al 2011

Tutti gli eventi che ricorderemo dell'anno che se ne va

Moto - News: Arrivederci al 2011

Ci siamo, anche il 2011 è giunto al suo ultimo giorno e la maggior parte di noi starà già facendo programmi, non solo su come passare il veglione della notte di San Silvestro, ma anche sulla stagione motoristica 2012, che ci auguriamo sia fortunatissima per tutti i nostri lettori.
Prima di salutarci e augurarvi un luminoso inizio di 2012, però, vogliamo ripercorrere insieme a voi gli accadimenti più importanti dell’anno che stiamo lasciandoci alle spalle.

MARCO SIMONCELLI

Iniziamo dall’evento di cui mai avremmo voluto scrivere… Di quella bruttissima domenica mattina di ottobre in cui tutti ci siamo svegliati per guardare la gara della MotoGP e invece abbiamo assistito in diretta alla morte di Marco Simoncelli in un tragico incidente che ha visto coinvolti anche Valentino Rossi e Colin Ewards. Sfortunatamente è proprio questo l’accadimento più importante del 2011, per la sua gravità e per le ripercussioni che ha avuto e sta avendo tutt’ora.
E’ notizia di pochi giorni fa, infatti, che la Dorna ha modificato i regolamenti introducendo la possibilità di portare i gruppi elettrogeni in griglia di partenza per alimentare le termocoperte. Una modifica banale ma importantissima per i piloti che rischiano molto nei primi giri di gara. Ci chiediamo se dovevamo perdere Simoncelli per ottenere questa modifica.

CLAUDIO CASTIGLIONI

L’anno che stiamo lasciando ha segnato un’altra grande perdita nel mondo del motociclismo perché in silenzio, mentre a metà agosto tutta l’Italia era in vacanza se ne andava Claudio Castiglioni. La scomparsa del presidente di MV Agusta ha segnato un passo molto importante per l’industria motociclistica italiana, perché si è così concluso definitivamente un ciclo storico, fatto di Case motociclistiche capeggiate da grandi personalità. Ricordiamo Castiglioni per la sua incredibile passione, che lo ha portato a rendere la Cagiva un marchio conosciuto in tutto il mondo, ad essere per tanti anni padrone della Ducati e a far rinascere il marchio MV Agusta, sepolto da tempo.

DUCATI DIAVEL

Venendo a fatti più lieti, passiamo ai prodotti che hanno segnato positivamente il 2011.
In un mercato sempre più strano, nel quale le supersportive fanno ormai solamente sognare ma sono sparite dalle hit di vendita, la moto più importante del 2011 è sicuramente la Ducati Diavel. Sì, la moto più significativa di questa stagione è la Diavel, perché ha dimostrato la capacità innovatrice dell’industria italiana, che ha saputo intelligentemente esplorare nuovi territori centrando appieno l’obiettivo. I numeri hanno dato ragione alla Ducati, visto che sono state costruite oltre 7.000 Diavel, vendute in tutto il mondo.

MERCATO IN CRISI

Di questo argomento riparleremo tra pochissimi giorni, non appena verranno rilasciati i dati di vendita definitivi del 2011, ma il succo della questione possiamo sviscerarlo fin da subito.
Il 2011 era atteso come l’anno in cui il comparto motociclistico sarebbe dovuto uscire dalla crisi, ma invece l’inversione di tendenza tanto attesa non si è vista e anzi, i numeri di vendita sono andati ulteriormente peggiorando rispetto al 2010. L’unico dato "positivo" è che oggi almeno c’è la consapevolezza che il 2012 difficilmente sarà migliore del 2011. Noi però vogliamo essere ottimisti e il fatto che stiano finalmente arrivando sul mercato i nuovi modelli figli di questi anni di crisi, e quindi pensati proprio per essere venduti in periodi di vacche magre, ci fa pensare che lentamente il mercato risalirà la china.

CAIROLI IL CAMPIONE

Il 2011 sarà ricordato come l’anno del quinto centro mondiale per Toni Cairoli, che ha vinto il titolo della MX1 nel GP di Germania a Gaildorf, in una giornata trionfale per la KTM che ha portato a casa anche il Titolo della MX2 con il terribile Ken Roczen. Una stagione non facilissima per il nostro Cairoli che, partito un po’ in sordina, ha poi recuperato alla grande portando a casa il secondo mondiale consecutivo in sella ad una KTM.

STONER: L’ALIENO
Il 2011 sarà anche ricordato come l’anno in cui Casey Stoner è tornato a mostrare il suo talento al 100%. Dopo tre stagioni difficili in sella alla Ducati, l’australiano è risalito su una Honda chiarendo fin dal primissimo test precampionato che quest’anno chi avesse voluto il titolo avrebbe dovuto fare i conti con lui. E così è stato: dieci vittorie in diciassette gare gli hanno consegnato il titolo di Campione 2011. Nulla ha potuto Jorge Lorenzo contro lo strapotere dell’accoppiata Stoner/Honda, incappando anche in un infortunio che lo ha tenuto fuori dalle ultime gare.

CHECA: FINALMENTE CAMPIONE
Carlos Checa ha finalmente vinto il titolo di Campione del Mondo a coronamento di una carriera lunghissima. Anche nel suo caso a inizio campionato è risultato abbastanza evidente che nel 2011 sarebbe stato davvero difficile strappargli la leadership in Superbike. Carlos ha corso una stagione pressoché perfetta, accumulando subito un buon vantaggio nelle prime gare, sapendo che sarebbero arrivati Gran Premi sfavorevoli alla sua Ducati, dove le quattro cilindri avrebbero recuperato terreno. Carlos non si è perso d’animo e ha amministrato dove sapeva di non essere in grado di vincere per risollevare la testa a Magny Cours mettendo le mani sul Titolo con tre gare di anticipo. Cosa succederà nel 2012 ancora non lo sappiamo, perché Checa correrà ancora con la 1198 e non con la 1199 Panigale, e dovrà lottare duramente per tenere a bada BMW, Aprilia e Kawasaki, con l’incognita della Suzuki che schiererà il rientrante Hopkins.

DAVIDE GIUGLIANO: CAMPIONE E PROMOSSO
L’unico altro Campione del Mondo italiano è Davide Giugliano che ha portato la Ducati 1198 del Team Althea in vetta alla classifica della Superstock 1000. La vittoria del 2011 è doppia per il pilota romano, perché ha significato per lui la promozione in superbike per il 2012 al fianco di Carlos Checa.

90 ANNI PER MOTO GUZZI, 100 ANNI PER BENELLI
Quest’anno si sono celebrati due traguardi importantissimi per due marchi italiani, la Moto Guzzi e la Benelli. La prima ha festeggiato i suoi primi 90 Anni con il ritorno delle Giornate Mondiali Guzzi, visitate da decine di migliaia di appassionati. La Benelli, dal canto suo, rivendica il suo primato di marchio italiano più antico con ben una settimana di festeggiamenti a Pesaro per il centenario.
Per entrambi i marchi ci auguriamo un futuro fatto di nuovi modelli e nuovi successi commerciali, piuttosto che nostalgici ricordi dei bei tempi andati…

CENT’ANNI DI FMI
Traguardo importantissimo anche per la nostra Federazione Motociclistica che nel 2011 ha celebrato il proprio centenario con tanti eventi e ricorrenze. Alla Federazione non possiamo che augurare un altro secolo di militanza a fianco dei motociclisti, con la speranza che possa in futuro farsi ancora più sostenitrice dei diritti di chi va in moto.

MOTO MORINI: CE LA FARA’?
Il 2011 porta via con sé la tormentata vicenda del fallimento della Moto Morini, acquistata all’asta in luglio da una coppia di imprenditori milanesi. Allo stato attuale l’azienda è in fase di start up e quindi possiamo solo augurare un sereno 2012 a Jannuzzelli e Capotosti, con la speranza di ritrovarci qui tra un anno a celebrare i successi commerciali della Eagle Bike.

POLARIS A CAPO DI INDIAN

La stagione appena conclusa non ha visto grandi acquisizioni da parte dei gruppi industriali. Sebbene da più parti sia attesa la vendita di Ducati da parte del Gruppo Investindustrial, e da più parti si senta dire che l’investitore potrebbe essere la Mercedes, chi ha fatto spese nel 2011 è la Polaris, che in primavera ha messo le mani sul marchio Indian, andato a far coppia con la Victory, già di proprietà del Gruppo Polaris.

I NUOVI MARCHI

In periodi di vacche magre per le grandi case motociclistiche, sono i piccoli atelier a tentare il grande salto nel gotha dei costruttori, accompagnati nel desiderio di sbarcare sul mercato da gruppi che intendono riportare in auge marchi dal glorioso passato.
L’unica vera novità degna di nota per il mondo motociclistico è la Motus Motorcycle azienda dell’Alabama che ha progettato la MST-01 una Sport Touring davvero concreta nel suo progetto e che OmniMoto.it ha seguito con molti articoli fin dai primi bozzetti.
Tra i marchi resuscitati come non citare la Horex glorioso brand tedesco che in questi mesi ha quasi completato lo sviluppo di un sofisticato motore VR6 che presto vedremo su strada.
Chiudiamo con un altro ritorno, ancora non del tutto compiuto, quello di Erik Buell, che con pazienza ha risollevato la serranda del suo marchio, che ora è EBR, approntando la sua moto del riscatto, la 1190 RS, ripartendo dalle sue origini, quelle di piccolo produttore artigianale.

Con questa rapida carrellata di accadimenti di cui il 2011 è stato protagonista, vi salutiamo e vi diamo appuntamento al 2012, anno che vedrà OmniMoto.it andare incontro a delle importanti novità, sulle quali, ovviamente non vi diciamo nulla.
E voi? Cosa vorreste ricordare di questo 2011 motociclistico?

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