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Moto2: vera erede della 250 o flop?

Bastano tanti piloti e sorpassi a salvare la nuova classe di mezzo?

Moto2: Moto2: vera erede della 250 o flop?

Dopo una stagione emozionante, la Moto2 sta finalizzando la folta lista dei partecipanti al prossimo campionato. Come illustrato dal sito Motomatters, l'elenco degli iscritti al campionato Moto2 2012 include, tra novità e conferme, 30 piloti.

Dopo un anno disastroso in sella alla Honda LCR, Toni Elias tornerà nella classe che lo aveva coronato con il suo unico titolo mondiale nel 2010, con il team Aspar. Altra novità, dopo una stagione solida con la Motobi del team JiR, culminata nella vittoria a Phillip Island, Alex De Angelis passa alla Suter del team Forward.

Tra gli esordienti più interessanti, il secondo classificato in 125 Jonathan Zarco (team JiR) e l'arci rivale Nico Terol (in Aspar con Elias). Menzione a parte per Elena Rosell. La 25enne spagnola aveva già corso da wild-card la stagione passata, con risultati irrisori. Tuttavia, l'interesse mediatico da lei generato è stato sufficiente a garantirle un'intera stagione in sella alla Moriwaki del team QMMF in compagnia di Ricky Cardus. Sicuramente è lodevole estendere la partecipazione del gentilsesso ad uno sport che, a questi livelli, è storicamente appannaggio di soli uomini. Tuttavia, resta difficile tracciare il confine tra sport e marketing. Non è infatti un mistero che molti piloti in questa categoria, anche se competitivi, debbano auto-finanziarsi una sella.

Chi non cambia colori è invece Marc Marquez, a detta di molti favorito per il titolo, che resterà con Suter al team Catalunya Caixa Repsol. Stesso discorso per Andrea Iannone con SpeedMaster (che però tornerà ad usare un telaio FTR), Simone Corsi con Ioda su FTR, Bradley Smith con Tech3 e Scott Redding con Marc VDS (passato però a Kalex).

Molti invece i cambiamenti sul fronte telai. Forte del titolo vinto con Bradl, la Kalex sembra essere in rapida ascesa con 9 moto in griglia contro le 4 dell'anno scorso. A farne le spese, Suter e FTR. Per quanto riguarda il costruttore svizzero, la percezione di eccessivi favoritismi a Marquez ha portato molte squadre a cercare pascoli alternativi, risultando in una defezione di 6 moto su 13 rispetto alla stagione passata.

Diverso il discorso per FTR, che non ha offerto prestazioni all'altezza della concorrenza e perderà con ogni probabilità 4 clienti, forse anche per l'impegno su più fronti. Va ricordato che, oltre alle Moto2, la casa britannica costruisce anche telai per le neonate Moto3 e il team Gresini CRT, e produce il famigerato perimetrale in alluminio che dovrebbe riportare Valentino Rossi e la Ducati agli antichi fausti.

Introdotta nel 2010 per abbassare i costi e incrementare il numero di partecipanti al campionato, la classe intermedia si è rivelata un esperimento riuscito quanto a spettacolo offerto e numero di adesioni. In questo senso, la Moto2 ha fatto da catalizzatrice ai drastici cambiamenti che la Dorna sta apportando al motomondiale. Imponendo l'uso di un propulsore derivato di serie e ammettendo l'ingresso di "privati" come costruttori di telai, la Moto2 è stata di fatto una CRT ante-litteram.

Considerando il supporto politico ed economico che la Dorna sta giurando alle CRT, è lecito chiedersi se l'attuale Moto2 sia un auspicio della MotoGP che verrà. Tuttavia, a prescindere dallo spettacolo offerto e dalla praticabilità finanziaria, rimangono i dubbi sul calibro sportivo di questa classe, specialmente come fucina di talenti credibili per la MotoGP. I fallimenti di Elias e Abraham parrebbero dare risposte negative. Ma bisognerà aspettare l'arrivo di altri piloti per capire il vero valore di una classe che ha aperto un cambiamento tutto sommato epocale nelle due ruote.


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