La Ducati Diavel non smette di stupire il mondo per il successo che sta riscuotendo non solo sul mercato ma anche negli ambienti più disparati, e inattesi, del mondo motociclistico.
La nerboruta power cruiser italiana è stata scelta da oltre 7.000 clienti in tutto il mondo e ha mostrato una poliedricità davvero inaspettata: noi stessi di OmniMoto.it l’abbiamo portata in vacanza sulle Alpi, mentre i nostri colleghi di OmniAuto.it l’hanno messa a confronto con la Mercedes CLS63 AMG.
L’ultima impresa della Diavel, oltre ad essere diventata un po’ la preferita di vip attori e presentatori, arriva dall’Australia e più precisamente da una gara di drag racing tenutasi a Perth il 3 dicembre scorso.
10.045 SUL QUARTO DI MIGLIO
L’idea di partecipare ad una gara di accelerazione con la Diavel è venuta alla Ducati Bunbury Racing, squadra già nota in Australia per le sue precedenti realizzazioni, tra cui una 1098R Drag e una 749 Turbo in grado di coprire il quarto di miglio in 8 secondi.
Pensandoci un attimo, la Ducati Diavel ha un interasse abbastanza lungo per essere stabile in accelerazione, ha un motore sufficientemente potente per partire forte, è leggera e ha un bel gommone posteriore pronto a dare tanto grip.
E’ così che Bunbury Racing ha schierato una Diavel quasi originale in gara guidata dal pilota Todd Patterson. Le uniche modifiche sono state l’adozione di una centralina , un filtro aperto K&N e uno scarico libero, oltre al necessario cambio elettronico.
Todd Patterson si è difeso decisamente bene, in mezzo a un nugolo di moto ultrapompate ha staccato un ottimo tempo di 10.035 secondi sul quarto di miglio con velocità di uscita di 217,3 km/h. Il pilota ha lamentato di aver perso la quarta sfida a causa di un’impennata troppo violenta che lo ha costretto a chiudere il gas.
Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, se decidessero di elaborare questa Diavel per gareggiare stabilmente, pensiamo che potrebbe diventare una scomodissima avversaria per chiunque!