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Pernat: MotoGP e CRT? Un pericolo

AUDIO La differenza di prestazioni un rischio durante prove e gare nel 2012

MotoGP: Pernat: MotoGP e CRT? Un pericolo

La domanda che tutti gli appassionati, ma non solo, anche piloti e manager si fanno questo inverno, è come conviveranno la prossima stagione i prototipi della MotoGP e le derivate di serie elaborate chiamate CRT.

Si va da chi è soddisfatto della nuova strada intrapresa dalla classe regina del motociclismo a chi apertamente l'avversa. Fra le due opinioni si inserisce questa del nostro Carlo Pernat che ne illustra pregi e difetti. E pericoli.

"Il futuro della MotoGP è molto difficile. Credo che la prossima stagione con l'innesto della CRT comporterà dei problemi sia dal punto di vista sportivo che di sicurezza. La CRT non ha nulla a che vedere con il cambiamento che si fece nel 2002 con l'ingresso dei 4 Tempi.

Con la 500, allora, ci si poteva permettere di arrivare sul podio, cosa che riuscì Capirossi a Motegi. Nella CRT non potrà succedere, queste moto prenderanno tre o quattro secondi al giro e ciò darà vita a due campionati distinti, da una parte dodici moto ufficiale, dall'altra dieci di queste derivate di serie ibride. Possiamo immagina durante le prove i primi problemi: Stoner si arrabbiava già nella precedente situazione quando veniva ostacolato, figuriamoci ora. I sorpassi dei piloti doppiati avverranno prima della fine della gara e comporteranno dei rischi aggiuntivi per la differenza di prestazioni.

Rispetto alla Superbike si è perso tantissimo, secondo me. Lì ci sono più case presenti, mentre dalla MotoGP sono scappate Kawasaki, Suzuki ed ancor prima Aprilia. Dal punto di vista dei piloti, al di là dei top 4, Stoner, Lorenzo, Pedrosa, Rossi, in Superbike gente come Biaggi, Checa o Melandri guadagna attorno al milione di Euro, ben più della maggioranza dei piloti che corrono in MotoGP, a partire da Dovizioso che credo che guadagnerà la metà. Non proporzionato al valore del pilota.

E' un momento difficile per i piloti...il futuro è che le case forniranno solo i motori, ma il passaggio a questa nuova situazione è doloroso, difficile ed anche pericoloso.

Visto che il proprietario dei due campionati ora è lo stesso penso che si possa arrivare anche ad accorpare le due categorie in un solo fine settimana".

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