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Harley-Davidson: chiude la fabbrica ad Adelaide

212 lavoratori perdono il lavoro

Moto - News: Harley-Davidson: chiude la fabbrica ad Adelaide

La crisi mondiale continua a mietere "vittime". Questa volta tocca al più grosso produttore di moto bicilindriche degli Stati Uniti d’America: Harley-Davidson. La fabbrica interessata è quella di Adelaide, nel North Plympton, nel Sud dell’Australia, chiusura che farà perdere ben 212 posti di lavoro.

Nell’impianto di Castelloy, la Casa di Milwaukee produce le ruote ed i mozzi delle proprie bicilindriche, produzione che, sarà spostata altrove. Non sono servite a nulla le "preghiere" del premier Mike Rann che ha voluto sottolineare che la chiusura di quell’impianto causerà dei "Danni collaterali all’economia dello Stato del South Australia", visto ci sono ben 100 aziende locali che forniscono materiali e quant’altro alla fabbrica di Adelaide.

Il Direttore delle Operazione e delle Comunicazioni Pat Sweeney ha così dichiarato: "E’ stata una decisione difficile. La forza lavoro è stata molto attaccata al proprio lavoro e a noi piace quello che facciamo. I mozzi saranno prodotti in Giappone e negli USA, contrariamente a quanto ho sentito dire riguardo la Cina". – e ha continuato – "La ditta di Castalloy aveva diverse "falle" che volevamo chiudere. Stiamo facendo degli investimenti a lungo termine in un’economia sempre più dura, e al momento abbiamo ristrutturato le industrie negli USA. Noi cerchiamo di rimanere competitivi, continuando ad offrire i prodotti che vogliono i nostri clienti".

La chiusura dello stabilimento era purtroppo nell’aria: nel 2006 gli impiegati a contratto fisso erano 320 e all’oggi erano 183 a contratto fisso e 29 interinali. Il Ministro del Lavoro Tom Kenyon ha dichiarato che "i lavoratori troveranno altri impieghi senza problemi". Sui commenti dei quotidiani online, gli operai sono naturalmente indignati, e molti "ringraziano" i vertici H-D per il "regalo di Natale".

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