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Sentenza sull'infortunio in itinere

Orario del bus scomodo? Non c'è infortunio in itinere in caso di incidente col mezzo privato

Moto - News: Sentenza sull'infortunio in itinere

Se l’orario del mezzo pubblico è scomodo, e prendiamo la nostra moto per andare al lavoro, in caso di incidente, non c’è infortunio in itinere. Il datore di lavoro non è responsabile per il dipendente, anche perché i mezzi pubblici sono più sicuri. Questo vale per il tragitto d’andata e ritorno. A nulla vale il fatto che gli orari previsti dal bus o dal tram non coincidano con le esigenze del prestatore d’opera. Lo ha sancito la Cassazione con sentenza 22759 pubblicata il 3 novembre 2011.

Così, un lavoratore di Reggio Calabria ha perso in primo grado, di fronte alla Corte d’Appello e ora alla Suprema Corte, non vedendosi riconoscere l’infortunio in itinere. La cosa sarebbe stata diversa se ci fossero stati giustificati motivi per andare in moto o in auto: assenza di mezzi pubblici di trasporto.

Quindi, occhio alle giustificazioni degli orari. I datori di lavoro non ne vogliono sentire parlare, specie in periodi durissimi come questo. E la Cassazione, applicando la legge, non può fare altro che sentenziare a favore delle aziende. C’è anche un precedente del 2008: venne deciso che ha diritto a nessuna copertura assicurativa il lavoratore il quale, per andare in ufficio, prenda il proprio mezzo di trasporto perché la fermata del mezzo pubblico è troppo lontana.

Questo vale ancor di più durante la brutta stagione, quando andare in moto diventa ancora più pericoloso per il fondo stradale scivoloso e per il peggioramento della visibilità.

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