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Kawasaki Versys 1000

117 CV per l'enduro stradale con... 4 cilindri in linea!

Moto - News: Kawasaki Versys 1000

Le nuove ER-6 "n" e "f" e la ZZR1400 non erano certo sufficienti qui a EICMA 2011 per Kawasaki, inoltre, la Versys 1000 "era nell’aria" (leggi l’anticipazione), ed infatti, al Salone della Moto di Milano, la Casa di Akashi porta una moto estremamente intelligente e che va a coprire un segmento importante. La Versys 1000, sorella maggiore della Versys 650, si propone come la enduro stradale dal sapore supermoto perfetta per viaggiare.

Godibile sia da soli che con il passeggero, è dotata di particolari importanti per la sicurezza del pilota che analizzeremo a breve. La vera novità sta poi nel motore, visto che in questa categoria, di quattro cilindri in linea montati su una moto di questa tipologia ed omologati per la circolazione stradale, non ce ne sono mai stati. L’unico esempio, fu quello della Yamaha Sonauto, che inserì in una ciclistica da enduro il propulsore dell’allora FZ750 per partecipare ad una Paris-Dakar, progetto abbandonato per le difficoltà incontrate (peso eccessivo, pessimo handling… ). Ma "torniamo in sella" alla Versys 1000 e vediamo come è fatta.

MOTORE Z1000 DA 117CV

Non giriamoci intorno, la Versys 1000 ha il propulsore di quel bombardone della Z1000 e della Z1000SX, un quattro cilindri in linea che eroga 138CV. Naturalmente i tecnici sono intervenuti per addolcirlo. Il risultato è una potenza di 117 CV a 9.000 giri/min ed una coppia massima di 102 Nm a 7.700 giri/min. Sono dunque sempre 1.043 cc, ma con una compressione di 10,3:1. Lo scarico è quello della Z750R, più "chiuso" per aumentare il tiro ai bassi regimi. La moto è decisamente avanzata a livello tecnologico: ha infatti il controllo di trazione KTRC (Kawasaki TRaction Control) regolabile su tre livelli, due mappature motore, una Full Power e l’altra Low Power (toglie il 25% di potenza circa) e naturalmente l’ABS di ultima generazione.

Il telaio è un doppio trave in alluminio ed il telaietto posteriore sdoppiato, è particolarmente resistente per caricare la moto a proprio piacimento. Le sospensioni vedono all’anteriore una forcella upside-down da 43 mm regolabile nell'estensione, ed al posteriore un monoammortizzatore, anch’esso regolabile, con un comodo pomello esterno per "operare" al momento con la mano la taratura del precarico molla. Abbiamo già parlato dell’ABS, ma approfondiamo il discorso freni: all’anteriore sono previsti due dischi freno da 300 mm a margherita "frenati" da due pinze a quattro pistoncini griffate Tokico, mentre al posteriore c'è un disco singolo da 250 mm di diametro morso da una pinza a pistoncino singolo. La leva freno anteriore, è poi regolabile su cinque posizioni.

Quanto al design, la nuova Versys 1000 si rifà moltissimo alla sorellina da 650. La parte anteriore con il fanale sdoppiato e tutta la carenatura davanti è sicuramente la sezione che più attira lo sguardo. Naturalmente il cupolino è regolabile in altezza. Dietro questo, la strumentazione, mista analogica/digitale. Il serbatoio ha una capienza di ben 21,5 litri, e la sella pare particolarmente grande e confortevole, sia per il pilota che per il passeggero. Il codone è proporzionato alla moto, anche se il portapacchi sporge parecchio. Quest’ultimo, ha anche funzione di maniglioni per il passeggero. Diversi gli accessori previsti da Kawasaki, mentre le colorazioni previste sono due: Pearl White e Metallic Magnesium Grey.

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