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E' molto sollevato dopo gli ultimi giorni caratterizzati da forte tensioni ma Genesio Bevilacqua, general manager del team Althea, campione del mondo con Carlos Checa, ora già pensa al futuro. Non può però dimenticare quanto accaduto, almeno non ancora.
"La Ducati non ci ha negato l'aiuto che avevamo richiesto - ci ha detto Bevilacqua - ma con un lungo silenzio, ci ha messo troppo a concretizzarlo. Trovare il Campione del Mondo a spasso è stato qualcosa di incredibile, soprattutto considerando che le cose non potevano dipendere da me.
L'offerta di BMW Italia ha accelerato i tempi?
"Ha costretto i vertici Ducati a decidere in fretta, avevano poco tempo. Hanno fatto un vero tour de force".
Sei rimasto colpito dalle offerte che hanno fatto a Carlos approfittando di questa incertezza?
"No, le altre squadre non sono state scorrete ma hanno fatto solo il loro lavoro entrando in un momento cruciale della trattativa che sembrava ferma ad un punto morto"
E' stata per te, comunque una vittoria morale, come la chiama Carlos.
"Qualcuno ha architettato uno screditamento nei confronti del marchio. L'atteggiamento finale di Ducati ha dimostrato non c'è stata sfiducia nei miei confronti ma solo tempi tecnici. Sia pure in ritardo è arrivata la conferma della fiducia che avevano in me. E soprattutto la Ducati ha dimostrato di non voler disperdere un patrimonio che abbiamo costruito"
Gran parte del merito di questa conclusione spetta, però a Carlos
"E' grazie anche a lui che abbiamo ricostruito quella credibilità che nelle ultime settimane sembravamo aver perso. Carlos ha saputo dimostrare il valore del team. E' un grande campione anche umano e per questo ruba letteralmente il cuore agli sportivi".
