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MotoGP. Stoner con una mano sola

Simoncelli 2°, Dovizioso 3°. Rossi scivola e non finisce la gara

MotoGP: MotoGP. Stoner con una mano sola

Alla fine ce l'ha fatta: Casey Stoner, l'uomo dei record, ha portato a casa il secondo titolo del mondo. O meglio: il titolo era già a casa in Australia che lo aspettava attraverso una vittoria (per la quinta volta consecutiva) per festeggiare davanti al suo pubblico anche il suo 26° compleanno. Un bilancia con ascendente canguro che 26 anni fa, appunto, venne al mondo in un paesello che si chiama Kurri Kurri. Una predestinazione, la sua.

Ce l'ha fatta a colpi di pole position (11 solo quest'anno, record di pole, e 39 in carriera), e di vittorie (9 quest'anno), primo pilota a vincere negli ultimi 30 con una moto italiana nella classe regina, primo a vincere un GP nella MotoGP 800, primo a vincere un mondiale nella MotoGP 800, maggior numero di vittorie nella MotoGP 800: 32; maggior numero di punti nella 800: 1417.

E per concludere Casey è stoner il secondo pilota che ha corso in MotoGP con il maggior numero di punti in carriera dopo Rossi: 1547.

"Ho cercato in ogni modo la cosa più bella, vincere il mondiale qui in Australia nel giorno del mio compleanno - ha detto l'australiano - E' difficile spiegare quello che sto provando. Nel mio primo titolo nessuno mi dava fiducia, non sembrava possibile. Adesso è diverso: con questa moto abbiamo vinto perché sapevamo esattamente cosa fare. Con la Ducati ero il pilota top e tutti si aspettavano da me che facessi chissà cosa. Questa volta invece abbiamo lavorato in team senza pressioni o spinte e le giornate negative sono sempre terminate sul podio".

In seconda posizione è arrivato un bravo e determinato Marco Simoncelli. Il pilota di Coriano ha saputo gestire una gara difficile dove riuscire a restare in piedi è stato impossibile per molti. Alla fine non si è fatto mancare anche una 'sportellata' con Dovizioso, nel serrato duello per la seconda posizione.

"Sono molto contento - ha detto il Sic - è stata una gara difficile ma ho sempre spinto e ho fatto il mio ritmo. Ho preso un gran rischio con Dovizioso nell'ultimo giro alla prima curva, ma dopo aver fatto tutta la gara davanti non potevo farmi fregare. E l'ho fregato io".

Al terzo posto Andrea Dovizioso, con l'amaro in bocca di aver perso il duello con Simoncelli ma se non altro la consolazione di essersi messo dietro il compagna di squadra Honda Repsol Dani Pedrosa, a concludere il predominio Honda in questa gara.

rossirossirossiDisastro per la coppia Rossi-Ducati, che come nel precedente GP del Giappone, illudono tifosi ed appassionati nel warm up salvo poi finire nella ghiaia durante la gara.

Vittoriamo Guareschi prima della partenza aveva spiegato: ”Ieri abbiamo portato avanti il nostro porgetto 2012, stamattina abbiamo fatto piccole mosse di setup a livellio di molle. Poi Vale stamattina nel warm up ha fatto l'upgrade!”.

Ma il downgrade non s'è fatto aspettare...

La gara (27  giri).

Schieramento con solo 14 piloti, vista l'assenza di Lorenzo e di Spies, nonché di Cudlin. Al via non si accende la moto di Crutchlow dalla 12a casella, il quale viene aiutato con una spinta dai marshal.

Partono bene Stoner dalla pole e Hayden dalla 6a casella, che gli si mette subito dietro.

Al primo giro transitano: Stoner, Hayden, Simoncelli, Dovizioso, Bautista (scattato dalla prima fila per la prima volta in MotoGP), Pedrosa, Rossi, Edwards, Capirossi.

Al secondo giro Simoncelli passa Hayden e si mette all'inseguimento di  Stoner.

Al 6° giro Stoner (30”952) ha già guadagnato 5 secondi di vantaggio su Simoncelli (31”642). Seguono Dovizioso, Pedrosa, Hayden, poi Bautista, e Rossi (7°).

Al 9° giro ai box si preparano le seconde moto in assetto da bagnato: infatti nel giro successivo viene data bandiera bianca, quella che permette ufficialmente ai piloti di entrare ai pit per cambiare la moto.

Stoner allunga ed è a quasi 7 secondi davanti a Simoncelli, che a sua volta è inseguito da Dovizioso e Pedrosa: Stoner è tallonato quindi dal resto della pattuglia Honda HRC.

Al 14° giro Rossi scivola nel passare Bautista (5°) alla curva 10. Il nove volte campione del Mondo. Al 16° giro c'è un dritto di Randy De Puniet. Al 20° giro Dovizioso passa Pedrosa: Stoner, Simoncelli, Pedrosa, Dovizioso.

A 4 giri dalla fine scivola Karel Abraham: inizia a piovere pesantemente e Bautista va a terra. Mancano tre giri e Hayden è il primo a rientrare ai box per cambiare la moto. Poi per il cambio moto è la volta di Capirossi. Nel frattempo Dovizioso e Simoncelli si danno battaglia. Finiscono a terra anche Aoyama e Crutchlow: arrivano alla bandiera a scacchi solo 10 piloti.

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