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Ubriachi in auto: sale l'allarme

Nello scorso weekend, due morti: uno in scooter e l'altro in bici. Travolti da due ubriachi in auto

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E’ l’alcol il responsabile di due gravissimi incidenti nel weekend dell’8-9 ottobre. A Milano, un ubriaco su una Fiat 500 ha travolto due ragazzi in scooter: uno è morto, l’altro è in condizioni disperate. È vero che la Polizia sta esaminando i filmati per capire l’esatta dinamica del sinistro (può darsi che il guidatore dello scooter non abbia rispettato una precedenza); di fatto, però, il conducente dell’auto aveva più del mezzo grammo di alcol per litro di sangue, la soglia di legge. Ora è indagato per omicidio colposo.

A Macerata, un ciclista è stato falciato da una Fiat 600 condotta da un ubriaco (forse anche drogato): l’uomo è morto sul colpo. Il tutto sotto gli occhi della figlia 16enne della vittima. Fra l’altro, la patente era stata revocata all’automobilista per guida sotto l’effetto di stupefacenti. Anche in questo caso, si parla di omicidio colposo.

Il tutto mentre, secondo i più recenti dati Asaps (Amici Polstrada), da inizio 2011 ci sono stati 644 atti di pirateria stradale (con l’automobilista che investe qualcuno e poi fugge), per un totale di 99 morti e 759 feriti: almeno nel 40% dei casi, l’alcol è alla base del comportamento criminale.

Difficile capire quale possa essere la soluzione al problema alcol, che diviene di mese in mese più pesante; fatto sta che i responsabili vengono processati per omicidio colposo, ossia dovuto a imperizia: le pene evidentemente non fanno paura. L’introduzione del nuovo reato di omicidio stradale (quasi volontario), che prevede una reclusione certa e molto lunga, tarda ad arrivare. Anche perché il Parlamento è su altre questioni affaccendato. Ma la strage stradale che proporzioni deve assumere perché il legislatore metta mano al Codice Penale?

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