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Bosch interpreta la bici elettrica

Dal colosso tedesco, in collaborazione con la Scott. L'abbiamo provata nella Firenze "del futuro"

Moto - News: Bosch interpreta la bici elettrica

Di solito OmniMoto.it non si dedica al mondo della bicicletta, ma considerato che stavolta non siamo di fronte ad un progetto di una casa qualunque, ma del colosso tedesco Bosch abbiamo pensato che sarebbe stato bene approfondire la questione, insieme ai nostri colleghi di OmniAuto.it
Nella splendida cornice della città di Firenze, che promuove l’elettrificazione della bicicletta con l’obiettivo di rendere a "zero emissioni" il centro storico nel 2016, Bosch ha fatto provare al pubblico e alla stampa la eBike, bicicletta a pedalata assistita sviluppata in collaborazione con Scott, azienda americana che presidia il settore con un profilo high tech (sviluppando i modelli top di gamma anche nella galleria del vento della Mercedes). Il pensiero di far evolvere con la tecnologia un oggetto così efficiente come la bicicletta trova nella eBike di Bosch un modo per ritornare alle origini, esaltandone il lato user friendly per mezzo della trazione elettrica e discostandosi dalla connotazione di strumento per il tempo libero che la bici ha assunto nella modernità.

PROVARE PER CREDERE

Come dimostrato dagli oltre 300 "test" svolti in questi giorni a Firenze, cui ha preso parte anche il sindaco Matteo Renzi, il miglior modo per confrontarsi con lo scetticismo iniziale è adottare un approccio pratico. E infatti, saliti in sella alla eBike di Bosch, le percezioni vissute "a bordo" di una bicicletta e assodate con l’esperienza pregressa vengono messe in discussione dopo un paio di pedalate. Indipendentemente dalla modalità impostata con i comandi sul manubrio, la spinta conferita dal motore elettrico è piacevolmente surreale, per regalare un sorriso sulla salita che porta a Piazzale Michelangelo, dove ci aspetta la ricompensa del panorama su tutta Firenze. Il capoluogo toscano, come altri comuni italiani, si sta muovendo per prevedere incentivi sull’acquisto di bici elettrificate, analogamente a quanto è al vaglio del Parlamento per ciò che riguarda le automobili elettriche, a livello nazionale. Il Paese di riferimento in questo campo è la Germania, a cui l’Italia può avvicinarsi solo rivoluzionando i centri urbani e introducendo normative ad hoc.

TECNOLOGIA D'AUTORE
In attesa che le normative creino un contesto favorevole al nuovo scenario, anche per un’azienda protagonista del settore automotive come Bosch l’evoluzione della mobilità non passa solo attraverso il supporto tecnologico offerto ai carmaker, ma si sviluppa facendo convergere in nuovi contesti il proprio know how, nel campo dell’ingegneria elettronica (si pensi ai controlli motori piuttosto che alle logiche delle centraline ESP), elettrica (tradotta nella produzione di motori e generatori) e delle batterie (consolidata negli anni nel settore dei tool, quali avvitatori o trapani). La praticità e il comfort offerto dalle automobili ne ha di fatto esteso l’utilizzo a tutte le fasce della popolazione e, paradossalmente, è diventato più impegnativo - ma solo in termini di sforzo fisico - spostarsi a bordo di una bicicletta piuttosto che in auto. Ora la congestione e l’inquinamento delle città, nonché lo stress associato alla guida nel traffico, possono spostare questi equilibri, invogliando le persone "normali" a trovare delle alternative.

DICONO DI LEI

La eBike di Bosch riavvicina così il grande pubblico all’uso della bicicletta intesa come mezzo di locomozione semplice, grazie al compatto modulo chiamato Drive Unit che fornisce la coppia del motore elettrico proprio in corrispondenza dei pedali: all’interno del carter sono presenti tre sensori, che rilevano 200 volte al secondo velocità, coppia e frequenza della pedalata per stimolare il computer di bordo. Attraverso il Drive HMI (Human Machine Interface) posto sul manubrio, si possono poi selezionare quattro livelli di assistenza alla pedalata - Eco, Tour, Sport, Speed - che fanno sentire sempre di più l’intervento del motore elettrico sui pedali, alleviando lo sforzo e riducendo l’autonomia delle batterie. Si va dai 35 agli 80 km, a seconda della tipologia di utilizzo, e il pacco di accumulatori adotta la tecnologia del litio, con un peso di 2,5 kg e un tempo di ricarica completo di 2,5 ore (in un’ora si dispone comunque del 50% di capacità).

ASPETTANDO LA MULTIMODALITA'
Con la divisione denominata Light Electric Vehicles, Bosch scommette dunque su un ripensamento della mobilità a 360°, facendo leva sulla propria competenza multisettoriale nel campo delle tecnologie automotive, nell’ambito delle architetture elettriche e nell’industria delle batterie. In questo nuovo ramo di business rientrano eBike e scooter spinti da motori con potenza non superiore a 500 W, che in futuro assumeranno un ruolo strategico nell’intermodalità dei sistemi di trasporto. In altre parole, un domani accederemo alle città sfruttando un sistema integrato di mezzi di trasporto, composto da veicoli a quattro e due ruote in cui l’elettrificazione ne aumenta l’efficienza. Giunti in un parcheggio d’interscambio, lasceremo la nostra auto o moto per inforcare una eBike, ad esempio, e raggiungeremo il centro per recarci al lavoro o fare shopping senza più dover combattere con il traffico. Per ingannare l’attesa, infine, ecco le foto e il video della nostra inedita "prova su strada", svolta proprio nel giorno in cui, 125 anni fa, nasceva il fondatore della multinazionale di Gerlingen, Robert Bosch.

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