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Husqvarna 2012: le SMS125, SMR511 e SMR630

La 630 è stata completamente rinnovata

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Husqvarna è sinonimo di enduro e supermotard. Per il 2012 sono state leggermente riviste la piccola 125 e la 511, mentre la 630 è stata oggetto di diverse novità. Oltre ai numerosi successi a livello sportivo, la Casa di cassinetta di biandronno ha ottenuto diverse soddisfazioni a livello commerciale, questo grazie a prodotti all’avanguardia, e ad una gamma amplia, con motorizzazioni che vanno dal piccolo 50cc al 630cc.

SMR630

La SMR deriva dalla 610, ma è stata completamente rinnovata. L’estetica è completamente nuova, ed ha un look più dinamico e slanciato. Sella, serbatoio, fianchetti laterali, convogliatori, e parafanghi anteriore e posteriore hanno un disegno innovativo. La sella poi, ha un nuovo schiumato a doppia densità. Alla fine di questa, troviamo ora due maniglie ancorate al telaietto posteriore. Il faro anteriore è nuovo, con una lampada più potente. Telaio e forcellone hanno una nuova verniciatura, di colore nero. Il parafango posteriore, invece, ora ha una luce a led ed nuovo porta targa integrato al parafango. Il serbatoio benzina ora è in polietilene reticolato da 12 litri di capacità.

Oltre all’estetica, Husqvarna ha messo mano al motore, che ora ha una cilindrata di 600 cc grazie all’aumento dell’alesaggio (da 98 mm a 100mm). La testa, con coperchio verniciato rosso come sulle moto da gara è di tipo DOHC, ereditata dai modelli racing 450/510 che permette un aumento del 20% di potenza rispetto la precedente versione da 570 cc.
Il propulsore monta ora un corpo farfallato da 45 mm di diametro con comando starter derivato sul manubrio, e tutto il sistema è dotato di una elettronica particolarmente sofisticata.
Nuovo è anche il volano di accensione Kokusan trifase da 360W. Completamente rivisto, è l’impianto di raffreddamento con girante nuovo e corpo pompa. La frizione è con comando idraulico ed è stato ridisegnato il coperchio carter sinistro. I silenziatori, nella zona catalizzatore e pedana passeggero sono ricoperti da apposita protezione in acciaio Inox.

Il telaio ha una predisposizione per il montaggio del cavalletto centrale venduto come optional. Per la parte freni, sull’anteriore è stata montata una nuova pinza radiale Brembo di derivazione sportiva con disco flottante da 320 mm di diametro, mentre sul posteriore troviamo una disco Brembo da 220 mm con pinza a singolo pistoncino. Invariate le sospensioni, con un’unica variazione di colore per le forcelle Marzocchi ora con foderi neri come i modelli 450/510. L’SMR 630 monta un manubrio Tommaselli di tipo conificato senza traversino e nuovi mozzetti di supporto sulle piastre di sterzo. Il peso a secco è di 158 Kg.

SMR511

La linea della SMR511 è particolarmente aggressiva, ma è studiata per consentire i movimenti del pilota in sella. Rispetto al modello da enduro, la sella è più lunga, e l’accessibilità a cassa filtro, monoammortizzatore e corpo farfallato è ora più agevole. Il serbatoio è trasparente, in modo da monitorare il livello del carburante.

La SMR511 sfrutta il sistema CTS, Coaxial Traction System, che consiste nella condivisione dell’asse di supporto del forcellone con l’asse di rotazione per il pignone di trasmissione, un sistema che riduce al minimo l’influenza della trasmissione finale sul comportamento di marcia in fase di apertura del comando del gas. Grazie a questo, il propulsore ha il cilindro più inclinato in avanti, ottenendo così delle vie di aspirazione lunghe e dritte, ed un baricentro in posizione più basso possibile, soluzione che permette anche di montare in posizione più arretrata il moderno motore DOHC e di inclinare maggiormente in avanti il cilindro consentendo di ottenere vie di aspirazione lunghe e diritte, e di mantenere il baricentro in posizione più basso possibile.

Sempre per quanto riguarda la concentrazione delle masse nella vicinanza del baricentro, il serbatoio da 8,5 litri di capienza è posizionato sotto la sella, mentre l’airbox si trova in posizione protetta e fluidodinamicamente vantaggiosa al di sopra del motore, la cui presa di aspirazione è alloggiata all’altezza del piantone di sterzo in posizione rialzata e riparata.

Il propulsore, un monocilindrico bialbero a 4 valvole, è alimentato dall’iniezione elettronica con corpo farfallato Kehin con doppio flap, mentre i rapporti della trasmissione secondaria sono più lunghi. Diversa la fasatura, mentre l’aumento di cilindrata è stato ottenuto grazie all’aumento di alesaggio del pistone (da 98 mm a 101 mm di diametro), per una cilindrata effettiva di 480cc. A comando idraulico la frizione.

Il telaio è di tipo perimetrale in tubi di acciaio ad alta resistenza, ed al posteriore c’è un nuovo link con struttura rovesciata e infulcrata nella parte superiore del forcellone in lega di alluminio. Il peso è di 118 Kg in ordine di marcia, senza carburante.
A "frenare" la moto, ci pensa un impianto Brembo, con all’anteriore una pinza radiale flottante a quattro pistoncini, che lavora con dischi a margherita Braking da 320mm. Per le sospensioni, davanti è prevista una forcella Marzocchi con steli rovesciati da 50mm di diametro ed al posteriore c’è un ammortizzatore Sachs. Tutto il reparto sospensioni, è pluriregolabile.

SMS125

Simbolo dei sedicenni, la SMS125 non cambia, ma è disponibile in nuove colorazioni, due: nella versione rosso/bianca e nella versione bianca e nera. La moto è dotata di nuovi paramani, il telaio è di colore bianco e i cerchi sono anodizzati nero.
Il propulsore, ipercollaudato, ha subito interventi di affinamento ed unificazione con i modelli racing atti a migliorare soprattutto il tiro e la potenza ai medi e bassi regimi. La moto è dotata del sistema ECS a carburazione elettronica, un sistema integrato a controllo elettronico della dosatura della miscela (sia rapporto aria/benzina che olio) , sviluppato in collaborazione con la Dell’Orto. L’impianto di scarico è nuovo, con il silenziatore di derivazione 125 racing CR/WR.

Per quanto riguarda la ciclistica, è stata introdotta la nuova forcella Marzocchi, mentre a livello estetico ora c’è un nuovo faro posteriore, dotato di luci a led, ed il nuovo porta targa. Anche il portafaro anteriore è stato cambiato, ed ora ingloba un faro più potente e dalla luminosità superiore.

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