C’è Wayne Rainey con Jorge Lorenzo sul podio del Gran Premio di San Marino, il passato e il presente della Yamaha. Al fianco del campione del mondo in carica, Dani Pedrosa e Casey Stoner, che con il terzo posto di Misano perde nove punti in campionato, anche se il suo vantaggio è sempre consistente a cinque gare dalla fine, 35 punti.
La gara di oggi è stata una prova di forza per il maiorchino, che ha dominato dal primo all’ultimo giro “sono contento, quest’anno ho vinto entrambe le gare in Italia, qui e al Mugello, un ottimo risultato dopo le brutte prove di Indy e Brno”.
Chi ne esce sconfitto, o almeno sembra meno imbattibile, stremato appena dopo essersi tolto il casco. “Le ultimi tre gare, una dietro l’altra, mi hanno sfinito – ha dichiarato l’australiano – all’inizio non ho spinto, cadeva qualche goccia di pioggia, ma mi sentivo a pezzi. Da metà gara è arrivata la stanchezza, per come mi sentivo sono contento di essere riuscito a salire sul podio”.
Sorride invece Pedrosa, che si è preso una piccola rivincita sul compagno di squadra, ma ha patito dei problemi “oggi abbiamo fatto una modifica alla forcella e la moto si è rivelata peggiore di ieri” ha spiegato.
Se per le prime posizioni l’unico brivido è stato il sorpasso di Dani su Casey per la seconda posizione, Simoncelli e Dovizioso non si sono invece risparmiati per il quarto posto. L’ultimo giro li ha visti costantemente spalla contro spalla, a lottare fino all’ultima staccata e decisi a non cedere un metro all’avversario. Sulla bandiera a scacchi l’ha spuntata per pochi millesimi il pilota di Coriano, per la prima volta quest’anno davanti al rivale di sempre.
Alle loro spalle Spies e al settimo posto Valentino Rossi, il ducatista ha fatto un importante passo avanti in gara e si è anche affacciato in quinta posizioni nelle prime tornate. È del Dottore la prima Ducati sul traguardo, davanti alla Suzuki di Baustista e la GP11 di Barbera. Gara finita dopo pochi giri per Hayden, caduto, e Capirossi, ritiratosi.
La gara. Il più veloce allo spegnimento del semaforo è stato Lorenzo, seguito da Stoner e Pedrosa. Buona le partenze di Dovizioso, quarto dietro a Pedrosa, e di Rossi, settimo davanti a Simoncelli, che è quinti prima che sia concluso il primo giro. A bordo pista i commissari sventolano le bandiere bianche, che permettono di cambiare la moto ai box, mentre qualche rara goccia di pioggia bagna i cupolini delle moto.
Al secondo giro cade Hayden, mentre Capirossi rientra ai box per rientrare doppiato di un giro, all’ottava tornata di ritirerà definitivamente. Rossi si porta alle spalle di Dovizioso, inseguito da Simoncelli, mentre i primi tre incominciano la loro fuga. Al quarto giro il Sic rompe gli indugi e sorpassa di forza Valentino, tre giri più tardi è il Dovi a subire la stessa sorte.
Nella prima parte delle gara Lorenzo e Stoner sono gli unici a riuscire a girare costantemente sul passo del 34” basso, seguiti da Dani, a un secondo e mezzo di distanza dopo i primi dieci giri. Il ritmo del campione del mondo diventata piano piano insostenibile anche per l’australiano. Alle loro spalle Spies recupera e raggiunge i tre i italiani che stanno lottando per il quarto posto.
La seconda parte della gara è a senso unico per la vittoria: Jorge aumenta inesorabilmente il suo vantaggio giro dopo giro. Con il primo posto ormai deciso, la lotta è per le posizioni ai suoi piedi, a metà gara il Sic è quarto e Spies al 15° giro scavalca Rossi per la sesta posizione. L’americano della Yamaha, dopo una prima parte di gara difficile, recupera posizioni e si accoda al Dovi.
Pedrosa intanto recupera su Stoner, a sei giri dalla fine lo spagnolo raggiunge e supera il compagno di squadra, che non può fare altro di accontentarsi del terzo gradino del podio. A quattro giri dall fine è Dovizioso che, portandosi dietro Spies, raggiunge Simoncelli. I tre piloti incominciano al loro battaglia, quando mancano tre giri il Dovi passa davanti, Simoncelli gli risponde all’ultimo giro, Andrea ci prova ancora e i due italiani arriveranno spalla a spalla sul traguardo con il pilota di Coriano davanti per 37 millesimi.