Johann Zarco non vuole proprio vincere la sua prima gara nel motomondiale, dopo penalizzazioni, photofinish sfortunati, a Misano il francese dopo essere uscito per primo dall’ultima curva, si è visto superare sul rettilineo dallo spagnolo. Johann sapeva che la sua Derbi soffriva in accelerazione rispetto all’Aprilia dello spagnolo: “sono uscito lento, non sapevo più cosa fare, sapevo che mi avrebbe superato, allora ho provato a muovere il braccio, magari si spaventava” ha dichiarato sceso dalla moto.
Zarco prima si è voltato ripetutamente, poi ha allungato un braccio in direzione dello spagnolo, che lo ha preceduto sul traguardo, probabilmente stupito della vittoria dopo avere perso la battaglia con il francese nelle ultime curve.
A completare il podio Vazquez, seguito da Cortese, Faubel, Kent e Vinales. La wild card Popov è 13° sul traguardo e precede Morciano, 14°. A un soffio dalla zona punti Calia, 16°, dietro di lui: 17° Tonucci, Tatasciore 18°, Giorgi 19°, mentre Mauriello e Parziani si sono ritirati.
La gara. Scatta in testa Terol, seguito da Kent, mentre Zarco partito dalla pole è dietro anche a Vazquez, Cortese e Faubel, con cui ha avuto un contatto nei primi metri. Lo spagnolo del team Aspar tenta la fuga già dalle prime tornate, mentre la coppia del team Avant-AirAsia- Ajo si lancia al suo inseguimento. Fatica, come già era successo in prova, il migliore debuttante della stagione, Maverick Vinales, penalizzato anche da una partenza non velocissimo.
Il ritmo dei primi tre è insostenibile per tutti gli altri piloti, con Cortese a guidare il secondo gruppo di piloti, in cui ci sono Faubel Kent, Gadea, il cui ritardo supera i 2 secondo già dopo pochi giri. Popov lotta invece per la nona posizione con Oliveira, Folger e Kornfeil.
All’ottavo giro Zarco, a forza di giri veloci, aggancia definitivamente Terol, mentre Vazquez non ha il passo necessario per rimanere attaccato alla coppia di testa e perde progressivamente terreno. Chi invece guadagna terreno è Vinales, 8°, che si porta in coda al gruppetto in lotta per il quarto posto.
Zarco lascia allo spagnolo il ruolo del battistrada, mentre dalla metà della gara Vazquez perde definitivamente il contatto dai due. Popov, a meno di dieci giri dalla fine transita sul traguardo 13°, seguito da Morciano e Calia.
Il francese passa all’attacco a sei giri dalla fine, ma sbaglia e Terol riconquista la prima posizione ma viene superato un’altra volta. Il leader della classifica segue come un’ombra l’avversario fino a due giri dalla fine, quando il pilota della Derbi lo fa passare sul rettilineo di partenza. Nelle ultime curve prima della bandiera a scacchi Terol e Zarco innescano un duello spalla a spalla fino al rettilineo dell’arrivo, il francese esce primo, si volta, vede lo spagnolo affiancarlo e allunga un braccio nella sua direzione come per fermarlo. Terol ringrazia e conquista la settima vittoria stagionale.
Grotzkyj in bilico. Weekend tutto da dimenticare per Simone Grotzkyj Giorgi che dopo essere caduto nelle prove non ha potuto partecipare né alla qualifica né alla gara per la frattura della mano destra: “i medici mi hanno sconsigliato di correre, avrei solo peggiorato le cose”, ha spiegato. Ma il non sono i guai fisici a preoccupare il pilota del team Phonica, le voci nel paddock ipotizzavano che questa potesse essere l’ultima gara per lui nella squadra italiana. “C’è un problema di budget – ammette Simone – dobbiamo colmare questo buco prima di Aragon, altrimenti questa potrebbe veramente essere stata la mia ultima gara. Ho parlato col team e stiamo lavorando insieme per risolvere questo problema, l’intenzione di entrambi è di finire la stagione”.