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Indianapolis: tre piste in una

Hamashima: " Un circuito unico: è come correre su tre differenti piste

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Dalla prima gara disputata nel 1909, il tracciato Indianapolis Motor Speedway ha ospitato numerosi eventi automobilistici, tra cui gare di Formula Uno e delle serie Indycar e Nascar. Per quanto riguarda la classe MotoGP si è corso per la prima volta su questa pista nel 2008 e quest’anno il manto stradale di parte del circuito è stato riasfaltato.

La particolare configurazione dell’Indianapolis Motor Speedway, caratterizzata da dieci curve a sinistra lunghe e veloci e sei curve a destra lente e brevi, è composta da tre distinti settori: il famoso tratto ovale, il settore misto costruito per le monoposto di Formula Uno nel 1999 e il complesso iniziale specifico per la classe MotoGP compreso tra la Curva Uno e la Curva Quattro sviluppato nel 2007. Con una configurazione così varia nelle precedenti edizioni del Gran Premio ci sono stati diversi cambiamenti nella superficie dell’asfalto nel corso di ciascun giro. Il circuito è sempre stato generalmente abrasivo, anche se il livello di abrasività variava a seconda del settore da percorrere. Ora il feedback iniziale indica che il lavoro di rifacimento del manto stradale ha reso il livello di aderenza molto più consistente e la superficie è molto più lineare. In teoria con questo miglioramento dell’asfalto i pneumatici saranno meno sollecitati rispetto al passato, anche se la superficie è ora completamente nuova quindi relativamente sconosciuta per tutti. Nicky Hayden (Team Ducati) ha svolto una sessione di test ad Indianapolis dopo il Gran Premio di Laguna Seca e il suo riscontro è stato molto positivo.

La selezione di pneumatici effettuata dalla Casa giapponese è rimasta invariata rispetto allo scorso anno, con la sola aggiunta di una terza tipologia di mescola più morbida per il pneumatico slick all’anteriore per massimizzare le performance di riscaldamento e migliorare la sicurezza dei piloti nelle sessioni di prove libere del mattino che si disputano con temperature più fredde.

La pista è piuttosto lenta e stretta e si percorre in senso antiorario, quindi particolarmente sollecitata è la spalla sinistra del pneumatico, in particolare di quello posteriore. Per i pneumatici sarà fondamentale la consistenza e la durata e per questo motivo è l’unico Gran Premio di questa stagione in cui Bridgestone la selezionato la tipologia di mescola extra dura per il posteriore.

“I responsabili del circuito hanno svolto un grande lavoro di rifacimento dell’asfalto. Per i pneumatici sarà comunque una sfida impegnativa perché le curve sono rimaste le stesse, quindi non abbiamo variato la selezione delle mescole rispetto allo scorso anno, a parte l’aggiunta di una terza mescola più morbida per l’anteriore come richiesto dai piloti. La velocità può essere più elevata proprio per l’asfalto nuovo e il grip sarà più consistente - ha detto Hirohide Hamashima,  Assistente del Responsabile Sviluppo Bridgestone Motorsport -  Indianapolis è unico nella sua configurazione perché è come correre su tre differenti piste in una, con un settore progettato per le moto del Campionato di MotoGP, un settore centrale sviluppato per la Formula Uno e il tradizionale ovale. Il tratto centrale presenta una successione di curve lente seguita da una pesante accelerazione. Indianapolis è relativamente severo per la spalla sinistra del pneumatico posteriore, a causa della velocità e delle curve lunghe a sinistra, in particolare la Curva Uno e la Curva Cinque”.

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