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Ambulanza? Guai a chi non è prudentissimo

Se c'è un'ambulanza con la sirena attiva, l'attenzione non è mai abbastanza

Moto - News: Ambulanza? Guai a chi non è prudentissimo

Lo sanno tutti: se un’ambulanza ha la sirena attiva, passa per prima. Ma questo caso è un po’ particolare, e la relativa sentenza (8407/2011) della Cassazione è delicatissima.
Tempo fa, un’ambulanza, con il dispositivo supplementare di allarme in azione, impegna un incrocio in città a 80 km/h, transita col semaforo abbondantemente rosso. Siamo di giorno, piove, la strada è bagnata e l’asfalto scivoloso.

Un veicolo di un privato, allo stesso incrocio, passa col verde. L’impatto è violentissimo: l’uomo sul veicolo privato muore. Per stabilire con esattezza le responsabilità dell’accaduto, la battaglia legale è lunga. Alla fine la Cassazione ribadisce quanto emerso in secondo grado di giudizio: la colpa del sinistro per un terzo è del conducente dell’ambulanza, e per i restanti due terzi del guidatore del mezzo privato.

Un concorso di colpa basato sulle condizioni meteo, sulla velocità, sul fatto che il conducente del veicolo privato non è stato comunque prudente a sufficienza. In particolare, la colpa del privato è stata di non essere riuscito a dimostrare né l’adeguatezza della velocità né di aver arrestato il proprio mezzo tempestivamente. Il tutto in rapporto all’avvistamento della ambulanza, alla percezione acustica della sirena.

È una valutazione difficilissima da dare, di volta in volta, per i giudici. Come stabilire se una moto o un’auto procedevano con sufficiente prudenza? Come capire se proprio non c’era modo per arrestarsi in tempo? Serve mettersi nei panni di un motociclista che, col semaforo verde, impegna tranquillamente l’intersezione: come attendersi un’ambulanza che passa a 80 km/h col rosso, e con la pioggia?

Per quanto attiene a quel terzo di responsabilità del guidatore dell’ambulanza, la Cassazione è chiara: "Il conducente di autoveicoli della Polizia, dei Vigili del fuoco o di ambulanze, il quale circoli per servizio urgente e con le ‘sirene’ in funzione, è esonerato dall’osservanza di obblighi e divieti inerenti alla circolazione stradale, ma non dal generale dovere di rispettare le norme di comune prudenza". Quindi, "in caso di sinistro, resta onere del conducente fornire la prova liberatoria di aver fatto tutto il possibile per evitare il sinistro, pur se la inevitabilità altrimenti dell’evento va valutata tenendo conto della effettiva situazione di emergenza".

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