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Marquez: adesso incomincio a divertimi

Il pilota spagnolo fa un bilancio della sua prima stagione in Moto2

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L’enfant prodige del motociclismo spagnolo si chiama Marc Marquez, un titolo del mondo in 125 nel 2010 e il momentaneo secondo posto in classifica alla prima stagione in Moto2. Il pilota spagnolo impara in fretta, tre cadute nelle prime gare e una vittoria già nella quarta, a Le Mans.Un secondo posto in Catalogna, uno zero a Silverstone e tre vittorie consecutive negli ultime gran premi ad Assen, Mugello e Sachsenring.

Dopo i test precampionato, ti aspettavi di essere in questa posizione in classifica?

"Il mio adattamento nelle prove precampionato è stato migliore di quanto pensassimo. All’inizio del campionato non mi aspettavo di rimanere al livello di quei test, ma neanche di cadere tre volte nelle prime gare. La cosa positiva è che è successo mentre stavo lottando per le prime posizioni. Sapevo che prima o poi un buon risultato sarebbe arrivato, stavo facendo un buon lavoro e il mio livello era alto. Avevo solo di un week end in cui le cose girassero nel verso giusto, senza cadute, e ci sarei riusciti”.

Come hai reagito ad essere tra i più veloci della categoria e, dopo tre gare, essere ancora a zero punti?

"Naturalmente è stato un po’ difficile e ho avuto bisogno di tempo, ma con l’aiuto del mio team è stato tutto più facile. È la mia prima stagione in Moto2, sapevo che avrei dovuto imparare dagli errori per non ripeterli in futuro. L’ho fatto e questo mi ha permesso di ottenere dei buoni risultati”.

Hai imparato dale cadute?

"In questa categoria ci sono molti modi per imparare, io l’ho fatto dalle cadute. È un modo veloce e efficace".

Da Le Mans in poi, hai collezionato quattro vittorie e un secondo posto in sei gare. Cosa è cambiato?

"Quello che è cambiato sono stati i chilometri fatti sulla moto, adesso ne conosco le reazioni meglio, sono più a mio agio e sto incominciando a divertirmi. Inoltre, è aumentata l’affiatamento con il mio team, ci capiamo meglio".

Cos’è più importante in Moto2 : avere un buon passo o la posizione sulla griglia di partenza?

"Tutto è importante. Avere una buon passo, perché le corse sono lunghe e dall’inizio alla fine tutto può cambiare, ma è anche importante partire davanti. Con così tanti piloti è un attimo ritrovarsi decimo o quindicesimo in qualifica senza neanche accorgertene. Se succede, in gara devi fare molta più fatica per risalire nelle prime posizioni".

La Moto2 ci aveva abituati a piloti sempre diversi sul primo gradino del podio, quest’anno l’avete monopolizzato tu e Bradl, solo Iannone è riuscito a vincere una gara. Sei sorpreso?

"Non me l’aspettavo, pensavo che ci sarebbe stata più varietà, ma Bradl sta mostrando una grande consistenza che gli permette di primeggiare. Noi dobbiamo essere pazienti e  procedure un passo alla volta. È il mio primo anno e ci sono molti piloti forti, è importante rimanere calmi. Penso che nella seconda parte della stagione ci saranno altri vincitori. Luthi, De Angelis, Takahashi, Iannone, Aleix Espargaró o Julian Simon possono sorprenderci in ogni momento”.

Qual è il tuo giudizio sulla prima parte della stagione e che cosa dobbiamo aspettarci dalla seconda?

"E’ molto positivo. Penso che devo concentrarci sull’ultma parte della prima metà della stagione, quando ho raggiunto un buon livello e sono riusciti a vincere. I ritiri nelle prime gare adesso hanno il loro peso, ma è il primo anno, devo accettare gli errori e imparare dalle difficoltà, come ho fatto fin qui”.

Programmi per le vacanze?

Riposarmi e passare un po’ di tempo con la mia famiglia e I miei amici. Cercherò di staccare la spina, ma continuerò ad allenarmi per arrivare a Brno nelle migliori condizioni”.

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