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Istat, cresce il numero di moto in città

Nei capoluoghi la media nazionale 2010 è di 130,7 moto ogni 1.000 abitanti. Crescono anche le quattro ruote

Moto - News: Istat, cresce il numero di moto in città

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Continua a crescere il tasso di motorizzazione dei comuni capoluogo di provincia italiani. Secondo i dati diffusi dall'Istat negli annuali Indicatori ambientali urbani nel 2010 il numero di autovetture per mille abitanti nei capoluoghi di provincia è pari a 614,8, con un aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente e una variazione media annua, nel periodo 2000-2010, dello 0,1%. Nei rimanenti comuni italiani tale indicatore si attesta a un livello inferiore (602,5), ma la crescita sul 2009 è stata la stessa (+0,6%). Sono 10 i capoluoghi di provincia che nel 2010 hanno fatto registrare più di 700 autovetture per mille abitanti, in particolare: Viterbo (755), Latina (731,1), Frosinone (728,8), L’Aquila (727,2), Catania (718,4), Potenza (714,1), Vibo Valentia (707), Olbia (702,9) e Nuoro (700,9). Elevatissima la percentuale poi di Aosta, 2.010,5 vetture ogni 1.000 abitanti, ma secondo l'Istituto Nazionale di Statistica questo valore anomalo è dovuto al fatto che in questa Regione vige una minore tassazione per l'immatricolazione di auto.

CONTRO IL TRAFFICO MEGLIO LE DUE RUOTE

In generale, il tasso di motorizzazione risulta elevato quasi ovunque: sono infatti 77 su 120 i comuni capoluogo di provincia con più di 600 autovetture per mille abitanti. Per quanto riguarda le grandi città, Roma ha il primato con 692,9 vetture per 1.000 abitanti, seguono Torino (614,3), Palermo (606,5), Napoli (579,9), Firenze (562,6), Milano (546,5) e Bologna (524,1). I tassi più bassi si riscontrano a Barletta (496,5), Genova (468,6) e Venezia (413,8) a causa della loro tipica struttura urbanistica e territoriale. Contro il traffico pare che però l'antidoto preferito dagli italiani siano le due ruote: nel corso degli anni l'Istat ha rilevato un crescente uso di motocicli, il cui numero per mille abitanti è, nel 2010, per il complesso dei comuni capoluogo di provincia, pari a 130,7 (+2,4% sul 2009).

Fin dal 2000 si assiste, infatti, a una maggior diffusione dei veicoli a due ruote destinati al trasporto di persone, aumentati rispetto al 2000 dell’80,6%, con una variazione media annua del 6,1% sul 2009. I motivi possono essere diversi: la scarsa disponibilità di aree destinate alla sosta, il crescente congestionamento del traffico urbano, l’aumento delle aree per le quali è stata disposta la limitazione o l’interdizione alla circolazione dei veicoli. Le difficoltà del trasporto privato nei capoluoghi di provincia sono confermate ancora di più dal confronto con i restanti comuni, nei quali il numero dei motocicli per mille abitanti è pari a 92,7 con un aumento del 2,9% rispetto al 2009. Nel 2010 sono otto i comuni capoluogo di provincia con più di 200 motocicli per mille abitanti: Imperia (252,7), Savona (234), Genova (225,6), Rimini (212,7), Livorno (254,9), Siena (207,5), Pesaro (227,9) e Catania (215,1). Villacidro (42,8 per mille abitanti) e Sanluri (39,4) presentano, al contrario, i valori più bassi dell’indicatore.

LUCI E OMBRE NEL TRASPORTO PUBBLICO

Il trasporto pubblico urbano (autobus, tram, filobus, metropolitana, vaporetti, scale mobili, ascensori, ecc.), principale alternativa per ridurre gli impatti sull'ambiente e sulla salute derivanti dal traffico, risulta invece in leggero incremento: nel 2010 i mezzi pubblici del complesso dei comuni capoluogo di provincia hanno trasportato 228,6 viaggiatori per abitante, con un aumento sul 2009 dello 0,6%. Nei capoluoghi con più di 250.000 abitanti si sono registrati, nello stesso anno, 376,8 passeggeri per abitante, con un aumento rispetto all’anno precedente dello 0,6%.

Tra queste città si evidenziano le performance di Palermo (+18,9%) e di Bari (+4,1%), che continua la crescita evidenziata negli anni passati, oltre che di Firenze (+3,6%). A Roma si registra l’unica contrazione sul 2009 (-0,8%), mentre Milano e Bologna il numero di passeggeri per abitante risulta stabile. Nei comuni con popolazione residente inferiore a 250.000 abitanti la domanda di trasporto pubblico ha assunto, nel 2009, un valore decisamente minore: 78 passeggeri per abitante cioè +0,4% sul 2009.

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