La magnifica gara della Superbike, a Brno, durante la quale in entrambe le manche Biaggi, Melandri e Checa si sono scambiate le posizioni per decidere la sfida solo in volata, ha riacceso la polemica fra quale delle due specialità, Superbike o MotoGP, sia più spettacolare.
In realtà il problema andrebbe visto da un'ottica diversa, quello dei regolamenti. Anche se non siamo fra coloro i quali ritengono sia giusto modificare le regole in corsa, non c'è dubbio che la F.1 abbia ritrovato lo spettacolo cambiando fornitore di gomme ed intervenendo sulla interpretazione delle norme. E la vittoria della Ferrari di Fernando Alonso, ieri a Silverstone, lo dimostra.
Sotto questo punto di vista, dunque, la nostra impressione è che il mondo della Superbike sia più attento nel mantenere il livello di competitività delle Case partecipanti. Forse non lo ha fatto nel passato, ma lo fa sicuramente ora. Lo dimostrano i continui interventi della Pirelli sugli pneumatici, ma anche certi "freni" imposti all'Aprilia (trasmissione ad ingranaggi prima permessa e poi vietata).
Il risultato, oggi, sono gare equilibrate dove i migliori talenti possono esprimersi. Ieri a Brno, infatti, abbiamo visto una Yamaha sostanzialmente sullo stesso piano dell'Aprilia, con una Ducati assolutamente non tagliata fuori dalla lotta.
Stoner recentemente ha affermato che la scarsità dei sorpassi non dipende dalle attuali MotoGP, ma dalla professionalità dei piloti: “queste moto richiedono una grande preparazione fisica e vogliono essere guidate su certe linee, ma non è possibile valutare una moto solo dal fatto che consenta di superare più o meno facilmente. E' il livello dei piloti ad essere aumentato molto rispetto al passato, per questo superare è diventato più difficile, e per farlo bisogna sempre prendere qualche rischio. Penso che il livello aumenterà ancora e arriverà qualche giovane pilota che ci farà vedere cose che nemmeno immaginiamo”.
Casey ha aggiunto che una volta si vedevano Gran Premi più incerti perché i piloti commettevano più errori, addebitando questi alla svita più sregolata dei campioni del passato. Può essere stato vero in alcuni casi, ma la gara di Brno di domenica scorsa ci ha fatto vedere qualche errore di guida, e di conseguenza qualche sorpasso, sostanzialmente perché le Superbike sono meno perfette delle MotoGP. Non perché piloti del calibro di Biaggi, Melandri e Checa siano più inclini all'errore.
Gomme meno performanti, specie nel finale della gara, come sono le Pirelli, possono portare a qualche sorpasso in più. Freni non perfetti sino all'ultima staccata, lo stesso.
Stoner, in questo caso, confonde il peccato con i peccatori. Un errore ala guida di una 500 2 Tempi da 115 Kg si pagava ben più duramente, in termini di traiettoria ed accelerazione, rispetto ad una MotoGP di oggi. Ecco perché la FIM deve seguire con maggiore attenzione l'evoluzione dei mezzi, senza demandare ciò alla Dorna. E' necessario anche evitare le "fughe" tecniche, per impedire che una Casa, più avanti delle altre, uccida la competizione. Nel passato lo si è fatto quando la Bridgestone è stata obbligata ad equipaggiare anche la Yamaha di Valentino Rossi. Ieri la Fia lo ha atto per ridurre lo strapotere della Red Bull. Può essere ingiusto, a volte, ma se si vuole lo spettacolo...