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Autovelox: ancora brutte notizie

La Cassazione: verbale senza numero di matricola dell'autovelox? È valido

Moto - News: Autovelox: ancora brutte notizie

Infrazioni rilevate dagli autovelox: se ritenete la multa illegittima, è sempre più difficile fare ricorso al Giudice di pace. Infatti, la Cassazione, sezione II, con ordinanza numero 14564 del 4 luglio 2011 ha stabilito che la mancata indicazione del numero di matricola dell’apparecchiatura, non può mai essere motivo di nullità della sanzione per violazione del diritto di difesa.
È vero: il Codice della strada non prevede espressamente che il numero di matricola dell’autovelox sia un contenuto necessario del verbale. Ma parecchi giudici lo considerano comunque necessario, e annullano i verbali. Tant’è vero che il Comune rivoltosi (in "ultimo" grado) alla Cassazione, aveva perso in primo e secondo grado, di fronte al Giudice di pace e in Tribunale.

È una sentenza pesantissima, "apripista", che vede le amministrazioni locali vincenti nei confronti dei motociclisti e degli automobilisti. Si restringe di parecchio la possibilità di ricorrere per un vizio di forma.

Si tratta peraltro di una decisione che fa seguito ad altre negative per chi guida, riguardo agli autovelox.
Con sentenza del 19 novembre 2007, numero 23978, la Cassazione aveva stabilito che le apparecchiature elettroniche regolarmente omologate utilizzate per rilevare le violazioni dei limiti di velocità stabiliti non dovessero essere sottoposte ai controlli previsti dalla legge 273/1991 istitutiva del sistema nazionale di taratura. Il motivo? Quel sistema di controlli appartiene alla materia metrologica , e non a quella della misurazione elettronica della velocità.

E ancora, la Cassazione Sezione II civile, sentenza 25 giugno 2008, numero 1736: il legislatore non ha adottato, in relazione alle apparecchiature di controllo automatico nessuna disposizione che commini la decadenza delle omologazioni rilasciate.

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