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MotoGP 2011: guerra fredda su Motegi

Per Dorna e FIM è tutto ok, per i piloti no

Moto - News: MotoGP 2011: guerra fredda su Motegi

Il GP del Giappone 2011 continua a far discutere. La gara venne dapprima annullata a seguito delle fughe radioattive dalla centrale di Fukushima, e poi reintegrata in campionato qualche settimana addietro dalla Dorna e dalla FIM che hanno dichiarato che l’impianto è ok e che ieri hanno continuato a rassicurare riguardo alla messa in sicurezza dell'area di Motegi, con un nuovo comunicato divulgato dal presidente Federale, Vito Ippolito.

I piloti, dal canto loro, non hanno mai nascosto di non voler correre a Motegi e pare che al Mugello, i riders della MotoGp (Hiroshi Aoyama escluso, per ovvi motivi) abbiano firmato un gentlemen agreement con il quale si impegnano a non recarsi in Giappone se non avranno garanzie riguardo al pericolo radiazioni, visto che la centrale nucleare di Fukushima dista meno di 150 km dalla sede del Gp.

La dichiarazione ufficiale di Ippolito è stata "Allo stato attuale delle cose e con gli elementi in nostro possesso, considerate anche le opinioni rassicuranti da parte di vari governi sulle restrizioni per i viaggi, non posso che confermare quello che ho affermato nelle precedenti occasioni.
Comunque, la FIM sta aspettando i risultati di uno studio condotto da una agenzia indipendente europea sulle condizioni presenti a Motegi, risultati che saranno comunicati alla fine del mese. Insieme con i nostri partner continueremo a monitorare la situazione da vicino per essere sicuri che la sicurezza di tutte le persone non sia messa a rischio, cosa che è prioritaria per la FIM"
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Tuttavia, i piloti al momento non sembrano fidarsi troppo delle relazioni che presenterà la FIM, anche perchè basta tenersi un minimo informati per sapere che per la realizzazione del "sarcofago" che dovrà contenere oltre ogni certezza le radiazioni di Fukushima bisognerà attendere il 2012.

La sensazione è che ormai si sia prossimi ad un braccio di ferro e la domanda è una: i piloti avranno il coraggio di portare avanti le loro idee fino in fondo, minacciando magari anche uno sciopero a Motegi? O ci troveremo con il paradosso di una gara in cui correrà il solo Aoyama?

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