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E' ora di bandire la motocicletta!

La delirante ipotesi di un editorialista del Sun Sentinel

Moto - News: E' ora di bandire la motocicletta!

In Florida in questo periodo deve fare davvero molto caldo e il sole deve aver lievemente dato alla testa al sig. Hugh Curran, editorialista del quotidiano Sun Sentinel, con base nella Florida del sud.

Come è possibile leggere sul suo articolo del 13 giugno scorso, infatti, il sig. Curran dichiara guerra aperta alla motocicletta, identificata come principale causa della mortalità su strada e accusata di "rovinare le statistiche" sugli incidenti stradali che, senza le motociclette, sarebbero migliori.

Ebbene sì, vi invitiamo a leggere l’articolo del sig. Curran, perché contiene una quantità di luoghi comuni assolutamente da primato, i quali sono stati coerentemente analizzati e trascritti dal giornalista in modo da far sembrare il suo delirio, una corretta visione dei fatti.

Il punto di partenza di Curran sono le statistiche che dicono che la probabilità di restare coinvolti in un incidente mortale negli Stati Uniti sia di 14 persone ogni 100.000 per chi va in automobile, mentre tra chi va in moto il rischio di avere un incidente mortale coinvolge 72 persone ogni 100.000.

Il geniale editorialista pone l’accento sul fatto che, quindi, la probabilità di morire in moto sia del 500% più alta di una ipotetica morte in auto, senza assolutamente badare al caso che le percentuali rimangano comunque limitate allo 0,072%...

MA NON E’ FINITA QUI
Il buon Hugh Curran, però, non ce l’ha con le moto solo perché sono più pericolose ma, a suo dire, "emettono da 10 a 20 volte la quantità di ossidi di azoto della media delle automobili, visto che per molti modelli di moto non è previsto l’utilizzo del catalizzatore"
Ma in che era geologica vive questo collega pronto a sparare a zero su argomenti che evidentemente non conosce? Non si è accorto forse, che anche le Americanissime Harley-Davidson sono ormai alimentate ad iniezione e sono catalizzate?

E non si ferma qui, perché sostiene che "In alcuni Stati, per le moto non è nemmeno obbligatoria l’assicurazione".
In buona sostanza l’editorialista, prima di iniziare ad elencare tutti i casi di suoi conoscenti morti in moto, lancia un appello alla popolazione della Florida: "Questa trappola mortale, naturalmente, è la moto, ed è tempo per gli adulti di prendere posizione e dire basta".

La chiosa, poi, è bellissima: "Guidare non è un diritto, è un privilegio, concesso da noi, il popolo americano, alle persone ritenute sufficientemente responsabili per esercitare questo privilegio".
Grazie, grazie sig. Curran per la sua benevolenza di concedere solo a chi lei ritiene responsabile, la possibilità di uscire di casa... ma rigorosamente in auto eh...

BANDIRE LE MOTO PER RISPARMIARE SOLDI

In buona sostanza, il sig. Curran propone di eliminare le moto dalle strade perché sarebbero responsabili di incredibili costi sociali che i cittadini della Florida sono costretti a pagare per colpa delle motociclette.
Beh, se dovessimo pensarla con il sig. Curran, dovremmo bandire qualsiasi veicolo che prevede statistiche mortali, auto, nave, bicicletta o aereo che sia e tornare a girare a cavallo… anzi no, perché anche cadendo da cavallo si può morire, e allora sarebbe il caso di andare tutti a piedi, così torniamo all’età della pietra e buonanotte…
Sarebbe il caso poi di vietare il fumo e l'alcool, oppure di bandire il surf, perchè statisticamente facendo surf si può morire sbranati da uno squalo... e ciò non è socialmente accettabile.

Sinceramente siamo davvero stufi di leggere simili scemenze, e consigliamo al sig. Hugh Curran di farsi vedere da qualcuno bravo e magari di prendersela con le leggi degli Stati Americani che ancora consentono l’uso della motocicletta senza il casco

Lo sappiamo tutti che in molti stati della bandiera a strisce il casco non è obbligatorio, ma non era proprio l’America lo stato dove tutto è permesso, dove il libero arbitrio del popolo è sovrano?
E voi cosa ne pensate? Se avete un minuto di tempo andate a leggere l’articolo del Sun Sentinel, e magari lasciate un commento a piè di pagina al sig. Curran…


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