Tu sei qui

Edwards: ho corso contro mia moglie

I retroscena "familiari" sulla partecipazione di Colin a Silverstone

Moto - News: Edwards: ho corso contro mia moglie

Chattering, sottosterzo, mancanza di grip, non sono solo i problemi tecnici ad affliggere un pilota della MotoGp. A rivelarlo, in una teleconferenza organizzata dallo staff dell’Indianapolis Motor Speedway, è Colin Edwards che racconta i retroscena “familiari” della sua partecipazione alla gara di Silverstone, in cui ha conquistato il podio nonostante la clavicola infortunata una settimana prima in Spagna.

Questa volta, il grattacapo maggiore del simpatico alfiere del team Tech 3 è stato… la sua dolce metà.

Dopo l'incidente di Barcellona ho disdetto il biglietto aereo per Assen e stavo tornando a casa, come voleva mia moglie. “Vieni a casa tesoro, mi prenderò cura di te. Queste stupide corse…” è più o meno quello che mi ha detto. Poi, quando l’ho chiamata il giorno dopo l’operazione, le mie parole sono state: “Bene, ho cambiato di nuovo i biglietti dell’aereo. Rimango e corro”. Ovviamente, lei ha pensato che fossi pazzo. Stiamo assieme da vent’anni, sa che sono veramente pazzo. Ma la sua reazione è stata più o meno questa: “Qual è il punto? Perché non torni a casa? Ci prenderemo cura di te. Perché spingere te stesso oltre i limiti e rischiare magari di farti ancora più male?” Alla fine della giornata le ho detto: “Sono in Europa e ci sarà una corsa il prossimo fine settimana. Io la voglio correre”. Penso che adesso lei mi guardi con occhi differenti, anche a casa. Credo che ora pensi  di avere sposato un vero uomo e non un ragazzino del liceo”.

Nella lunga intervista (per leggerla integralmente CLICCA QUI) Colin fa il punto anche sulle sue condizioni fisiche: “le costole mi fanno ancora un male dell’inferno, se devo essere sincero. La clavicola cerco di affaticarla il meno possibile. Adesso devo stare calmo. Dubito che sarò in perfette condizioni ad Assen, probabilmente starò meglio ma non penso di essere al cento per cento. Ci vorrà tempo per guarire”.

Per quanto riguarda la prossima stagione Edwards non ha ancora certezze: “non ho ancora un contratto per il 2012 al momento. Certo ne sto parlando con Yamaha. Non potrò comunque provare la 1000 prima di firmarlo, Yamaha deve essere sicura che non cambi moto a fine stagione”.

Infine, un’ultima battuta sull’introduzione dei Claiming Rule Team per rimpinguare la quanto mai scarsa griglia di partenza della classe regina: “può essere una soluzione. Penso che avere quindici partenti per una gara sia una cosa ridicola. Soprattutto se si tratta di una gara di Mondiale e specialmente quando in F1 ci sono ventiquattro macchine in griglia. Quindici piloti non sono abbastanza, come minimo ne dovremmo avere una ventina”.

Articoli che potrebbero interessarti