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Compagnie fantasma: sempre più difficile

Le bande di truffatori escogitano mille trucchi per spillare soldi ai guidatori onesti

Moto - News: Compagnie fantasma: sempre più difficile

In principio (si era nel 2002) c’erano un paio di casi semplici di Compagnie fantasma. La banda di truffatori usava il nome di un’Assicurazione che esisteva davvero, aveva sede all’estero, e vendeva false polizze Rca in Italia: quell’Impresa veniva a saperlo, comunicava di non essere autorizzata a commercializzare Rca nel nostro Paese, e il trucco veniva svelato.
Grazie anche alle segnalazioni tempestive dell’Isvap (vigila sulle Assicurazioni). Ma da allora tanto è cambiato.

Automobilisti e motociclisti sono affamati di Rca che non costino un occhio della testa, con prezzi arrivati ormai alle stelle per colpa di una scarsa competizione fra i Gruppi assicurativi e di un indennizzo diretto che ha portato solo aumenti tariffari. E così, salgono le potenziali vittime, attirate anche da Rca bassissime offerte dai truffatori. Che nel frattempo si sono evoluti.

E IL TRUCCO DOV’E’?
Infatti, sono arrivate le Assicurazioni che esistono, ma sono italiane e non straniere, però non possono rilasciare Rca. E poi le Compagnie italiane e straniere, che esistono, rilasciano Rca in Italia, ma non le polizze temporanee vendute dai malviventi. E ancora: vengono vendute Rca di poche settimane che riportano fedelmente il nome di un’Impresa in regola e che rilascia quelle polizze.

Dov’è allora il trucco? Semplice: sono tagliandi fasulli. Ma clonati così abilmente che la Polizia ha bisogno di strumenti scientifici per individuarle. Senza considerare l’uso di siti Internet simili a quelli di Assicurazioni che esistono: viene sfruttata l’assonanza fra i nomi. Dal 2002 a oggi, abbiamo sfondato quota 80 Compagnie fantasma, con l’Isvap che negli scorsi tre mesi ha denunciato una marea di casi.

Alla fine, a pagare è solo il cittadino: se va in giro con una Rca fantasma, e causa un incidente, paga i danni. In caso di incidenti con lesioni fisiche gravi, c’è da rovinarsi un’esistenza.

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