La Kermesse racing di Silverstone è iniziata con la Moto2 per mantenere la classe regina nello stesso orario di palinsesto, dal momento che il circuito inglese si trova un'ora indietro.
Nello schieramento sul bagnato della categoria di mezzo, Yonny Hernandez ha fatto un highside alla curva 7 durante il giro di ricognizione. Il pilota FTR sarebbe dovuto partire in 21a posizione.
La gara l'ha vinta Stefan Bradl. Il tedesco, autore di 5 pole positino dall'inizio dell'anno; Bradl ha agguantato il 1° gradino del podio nell'unica gara in cui non partiva dalla pole. Con questi 25 punti, il tedesco allarga il divario nella classfica del mondo, portandosi a 127 punti.
Secondo è arrivato il pilota di casa Bradley Smith, arrivato alla bandiera a scacchi a -7,601 secondi dopo una bella gara, partito dalla griglia in 28a posizione.
Terzo il nostro Michele Pirro al suo primo podio in Moto2 a -12,241 dopo una gara splendida. Il pilota del Team Gresini ha commentato: "E' stata una gara difficile, non si vedeva nulla!".
La gara (18 giri). Schierato puntualissimo Marc Marquez, vittima di un rovinoso accartocciamento della sua Suter durante il warm up. La moto dello spagnolo è stata ricostruita a tempo record e riposizionata nella prima casella, per la sua prima pole position in questa categoria. Quando si spegne il semaforo, scatta bene Bradl dalla 3a posizione in griglia e si porta davanti ma viene passato subito da Scott Redding, partito secondo, che ha approfittato di un errore di Bradl. Il poleman Marquez rimane intrappolato invece nel traffico della prima curva: al primo giro transitano sulle fotocellule Redding, Bradl, Krummenacher, Sofuoglu, Cluzel e un velocissimo Mattia Pasini, 6° seguito da Simone Corsi, 7°.
Nel secondo giro, l'anfibio Mattia Pasini fa il giro veloce e si porta in terza posizione, all'inseguimento di Bradl e Redding.
Al 4° giro, scivola De Angelis, che ri rialza e riparte (per ritirarsi dopo qualche giro), mentre Claudio Corti entra ai box a sostituire il casco dalla visiera forse appannata mentre è 28° e rientra in pista. Anche Corti si ritirerà dopo pochi giri.
Al 5° giro Pasini passa Redding, si porta in seconda posizione e registra il giro più veloce (2'26”272), portandosi all'inseguimento di Bradl. Il gap tra i due è di 4 decimi.
Il pilota di casa Bradley Smith (ancora dentro la polemica per essere transitato nella corsia dei box in contromano) è passato da 28° a 13°.
Al 6° giro, scivola Mika Kallio, che per un soffio non ha coinvolto anche Corsi e Marquez in zona 11a posizione. Scivolano anche Pasini alla curva 16, in una scivolata tipo quella di Valentino Rossi nel warm up, e immediatamente scivola anche Marquez e si ritira. Week end nefasto per il campione spagnolo, già scivolato nel warm up, che aveva costretto il suo staff a un immane e frenetico lavoro, durato solo 6 giri.
All'11° giro, scivola Sofuoglu e riparte 11°. Nel frattempo Michele Pirro dopo una bella scalata verso la vetta, si trova in terza posizione dietro a Bradl e a Smith. Il pilota del Team Gresini comincia ad ipotecare il terzo gradino del podio nonostante il pressante Scott Redding, dietro di lui a 2 decimi. Al 14° giro si ritira Claudio Corti.
Così gli altri italiani: 10° Corsi, 14° Baldolini, 16° Iannone