La vita del motociclista è sempre più complicata. Tutti sanno, infatti, che determinate infrazioni gravi al Codice della strada (come la guida in stato d’ebbrezza, l’eccesso di velocità, il passaggio col semaforo rosso) vengono punite con un terzo di sanzione in più se commesse di notte.
Per la precisione, alcune violazioni gravi fra le 22 e le 7 sono maggiorate del 33% rispetto alle normali multe di giorno: i quattrini vanno in un Fondo contro l’incidentalità notturna. E già questa è una norma abbastanza complessa, visto che rende ancora più difficile capire qual è la sanzione, inserita in un Codice della strada pieno di bizantinismi. Ma il fatto è che un decreto del ministero dell’Interno del 30 marzo 2011, in Gazzetta Ufficiale del 16 maggio, obbliga a versare la sanzione notturna con due bollettini postali. Si presume che vengano inviati a casa del proprietario del mezzo incriminato.
Si potrà arrivare alla situazione paradossale che il proprietario di una mota riceverà, per un eccesso di velocità notturno, un bel malloppo: il normale verbale, la spiegazione dell’accaduto, il bollettino postale normale, l’altro bollettino col "supplemento notturno", un foglio in cui si dice che serve dichiarare alle Forze dell’ordine il nome del guidatore cui togliere i punti della patente.
Quanta burocrazia…