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Lorenzo: la MotoGP non è full contact

"Se dovesse diventarlo mi ritirerei. Combatterò nella Commissione Sicurezza"

MotoGP: Lorenzo: la MotoGP non è full contact

“Il motociclismo non è uno sport di contatto”. A parlare così è Jorge Lorenzo che da Le Mans fa partire una crociata contro i piloti 'fallosi'. Nel mirino, ovviamente, Marco Simoncelli ma anche, per interposta persona (alias Casey Stoner) Valentino Rossi.

Ormai il paddock della MotoGP è spaccato in due fra chi giudica le lamentele “roba da femminucce” e chi come Jorge, replica, “gli deve tirare molto essere battuto tutte le domeniche dalle femminucce”.

Quella che sembrerebbe una lotta senza esclusione di colpi sta diventando, comunque, una guerra politica. Lorenzo fa campagna elettorale: “bisogna essere più presenti in commissione sicurezza”.

Già la Commissione. Quella che Casey Stoner ormai diserta perché, afferma “non serve a nulla, è fiato sprecato”.

Del resto cosa ci si può attendere da un Commissione quando il Direttore di Gara, Paul Butler, afferma pubblicamente sulla rivista spagnola “Motociclismo” “la MotoGP” è uno sport di contatto”.

“No, non lo è – è la replica di Lorenzo – questa non è la boxe, qui non vince chi da più spallate, ma il più veloce ed il migliore nella messa a punto. E' vero, è uno sport spettacolare, ma se dovesse accadere che finissero per essere premiati i più fallosi io mi ritirerei. Sicuro. Oggi sarò in Commissione per parlare dei sorpassi sanzionabili. Io nel 2005 fui squalificato in Giappone. L'avvertimento mi servì per capire ed imboccare la strada giusta”.

Difficile dargli torto.

Per questo motivo Lorenzo, come già nel passato Valentino, ha iniziato a tessere la sua tela.

“Non c'è paragone fra avere come avversario Pedrosa e Rossi – ha spiegato – e la prima differenza è che corriamo per marche diverse”.

Poi, dopo una buona razione di elogi alla sua condotta di guida, tira fuori l'asso: “Rossi e Simoncelli hanno chiesto di introdurre un peso limite. Se accadrà ci impegneremo affinché si impongano altri limiti ai piloti più alti e prestanti”.

Una compensazione. Ma anche una mossa politica per attirare verso di sé le simpatie di Dani, da sempre più vicino a Valentino.

La foto che ritrae tutti e cinque, Simoncelli, Lorenzo, Stoner, Pedrosa e Rossi nella conferenza stampa di Jerez – proprio la pista del “contatto”, guarda la coincidenza – è proprio quella giusta. C'eravamo tanto amati. Ma quando?!



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