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GRA, moto in corsia d'emergenza? I nostri dubbi

È difficile che il Comune di Roma possa scavalcare il CdS

Moto - News: GRA, moto in corsia d'emergenza? I nostri dubbi

Partiamo dalla notizia nuda e cruda: il Comune di Roma, secondo quanto affermato dal Vicesindaco di Roma, Mauro Cutrufo, avrebbe intenzione di consentire alle moto e agli scooter di viaggiare in corsia d’emergenza quando c’è traffico. Obiettivo, rendere più scorrevole la circolazione e migliorare la sicurezza stradale, quindi meglio una moto in corsia d’emergenza, piuttosto che lo stesso veicolo impegnato in un pericoloso slalom fra le auto.

Ma adesso il Codice della Strada lo proibisce (articolo 176): al massimo, in caso di ingorgo, è consentito transitare sulla corsia per la sosta di emergenza al solo fine di uscire dall'autostrada a partire dal cartello di preavviso di uscita posto a 500 metri dallo svincolo. Quindi, affinché l’idea del Comune di Roma vada in porto, serve che il Parlamento modifichi il Codice della Strada.

Tutto questo ci pare poco realistico. Una nuova norma del Codice della Strada aprirebbe la corsia d’emergenza a tutte le moto e gli scooter di tutte le città d’Italia. È impensabile un Codice per Roma e un altro per il resto dello Stivale. Ipotizziamo pure che la corsia d’emergenza venga aperta alle moto e agli scooter ovunque, Roma in primis.

Attenzione: quella corsia, come dice la definizione stessa, serve per la sosta momentanea dei veicoli in avaria o dei guidatori colpiti da un malore. È indispensabile lasciarla sgombra per il transito di ambulanze, mezzi di Polizia e Carabinieri, Vigili del fuoco. Se è vero che una moto o uno scooter viaggiano con più sicurezza in corsia d’emergenza piuttosto che nel mezzo del traffico, è anche vero che la possibile soluzione al problema (quella corsia concessa alle due ruote) potrebbe d’improvviso rivelarsi un boomerang: incidenti in agguato.

OmniMoto.it insiste casomai sull’apertura delle corsie riservate ai mezzi pubblici: è lì che le moto e gli scooter devono trovare sfogo, a beneficio del traffico e della sicurezza stradale ed è forse in quella direzione che il Comune di Roma dovrebbe guardare.

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