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Caro carburante: 268 euro all'anno in più

E la benzina torna a salire oltre 1,6 euro/litro

Moto - News: Caro carburante: 268 euro all'anno in più

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L'impennata del prezzo dei carburanti in Italia, trainata da quella delle quotazioni del petrolio e dalla nuova accisa di 2 centesimi per aiutare il cinema, costerà ad ogni motociclista e automobilista circa 268 euro annui. Lo stima Federconsumatori, considerando che inoltre con gli aumenti dovuti alle accise regionali di altri 3 centesimi si arriverebbe ad una stangata di 304 euro annui. Numeri poco confortanti per chi è costretto ad utilizzare la moto o l'automobile e che si accompagnano all'ulteriore aumento di oggi. Come si legge su Staffetta Quotidiana e Quotidiano Energia, dopo l'aumento deciso da Esso lo scorso venerdì, oggi Tamoil ha alzato il prezzo della benzina di 0,5 centesimi, arrivando a quota 1,593 euro al litro. E al Sud si arriva persino a 1,633 euro al litro per la benzina e a 1,525 euro al litro per il diesel. La media nazionale di oggi si attesta così tra l'1,585 euro al litro di Eni all'1,594 di Tamoil per la benzina; l'1,491 euro al litro di Esso e l'1,499 di Tamoil per il diesel e tra lo 0,779 euro/litro di Eni ed Esso e lo 0,796 euro/litro di Tamoil per il GPL.

Continua quindi la campagna di raccolta firme del Coordinamento Nazionale Unitario dei Gestori aderenti a FAIB Confesercenti e FEGICA Cisl che ha l'obiettivo di ottenere 500.000 adesioni di cittadini entro il 31 maggio 2011 per sostenere un disegno di legge di riforma alternativo a quello del Governo. E intanto il Codacons, che a seguito dei recenti incrementi dei carburanti ha inviato una serie di esposti all'Antitrust, accoglie con soddisfazione la notizia dell'apertura di una indagine da parte dell'Autorità. "Da tempo chiedevamo all'Antitrust di intervenire per verificare cosa accadesse nel misterioso mondo dei prezzi della benzina, e per accertare il divario dell'Italia rispetto alla media europea - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - Auspichiamo che attraverso questa inchiesta possano essere individuate le speculazioni che caratterizzano il settore dei carburanti, e punite le compagnie petrolifere responsabili con maxi-sanzioni milionarie che fungano da deterrente".

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