Partiamo da Napoli. Le certezze sono due: primo, in Campania la situazione Rca sta sfuggendo di mano alle istituzioni. Secondo l’Isvap, l’autorità che vigila sulle Assicurazioni, alle pendici del Vesuvio le Compagnie sparano tariffe che arrivano a 7.000 euro l’anno. La ragione? Le truffe ai danni delle Compagnie. E in generale un numero elevatissimo di incidenti: 16 su 10 auto circolanti, contro una media nazionale del 9%. Seconda certezza: esistono tagliandini falsi, comprati per evitare la tagliola della Rca costosissima. Siamo sui 15 euro a contrassegno Rca, per le auto e per le moto: queste ultime sono proprio le più soggette ai rialzi tariffari, data l’alta probabilità di lesioni fisiche in caso di incidente che coinvolge un cinquantino, uno scooter o una motocicletta potente.
Ma adesso, ecco i dubbi che OmniMoto.it si sente di sollevare, visto che i mass media non ne hanno accennato. Anzitutto, non si capisce perché l’acquirente debba spendere 15 euro per un tagliandino Rca falso. Un cartoncino che pure un bimbo di sette anni riuscirebbe a fare. Perché, a quel punto, chi intende truffare lo Stato e la collettività non si costruisce da sé un banalissimo tagliandino? Oppure, perché non lo stampa da casa sua? Si risparmierebbe denaro e si eviterebbe di essere colti con le mani nel sacco nel momento dell’acquisto: è un reato sia vendere sia comprare quei talloncini; ed è chiaramente un reato farli da sé.
In queste ore, la seconda città nell’occhio del ciclone, dal punto di vista assicurativo, è la capitale. Secondo i dati diffusi dalla Polizia municipale, nel 2010 sono stati fermati 8.907 veicoli privi di copertura assicurativa (o con Rca fasulle, che è lo stesso). Di qui, i mass media raccontano che a Roma ci sono 8.907 mezzi senza Rca. Scusate, ma i conti non tornano. Le 8.907 fra auto e moto di cui si parla sono quelle individuate dalla Polizia; che molto probabilmente rappresenta solo la punta dell’iceberg. Resta
Rca false a Napoli e Roma: quanti misteri...
Tagliandini venduti a 15 euro e migliaia di veicoli senza Rca

