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Agenzia antifrodi: pessime notizie

L'Ania (Assicurazioni) l'ha già bocciata. Sarà dura che le Rca si abbassino...

Moto - News: Agenzia antifrodi: pessime notizie

Audizione importante di Paolo Garonna, direttore generale dell’Ania (la Confindustria delle Assicurazioni), al Senato. In particolare, pesantissime le sue parole sull’Agenzia antifrode: se e quando arriverà, avrà il compito di snidare i "furbetti" del colpo di frusta. E di combattere in generale tutti i guidatori che inventano incidenti e lesioni fisiche: 700.000 infortunati l’anno vengono considerati troppi dalle Compagnie. La stessa Ania da anni chiede la costituzione di un’Agenzia antifrode, ma quella che sta nascendo nel Disegno di legge in Parlamento non soddisfa le Assicurazioni.

Sentite infatti Garonna: "L’articolato in parola non istituisce un vero organismo antifrode, del tipo di quelli operanti nei Paesi più avanzati, ma semplicemente un gruppo di lavoro a composizione prevalentemente amministrativa e addirittura con incarichi a tempo determinato". Secondo problema: secondo l’Ania, non è prevista "alcuna struttura dedicata e qualificata a una serie di attività complesse". Insomma, non verrebbero formati gli 007 adeguati al ruolo. E terzo, "la proposta presentata trascura la fase di stipulazione dei contratti, che al contrario presenta propri profili di possibili frodi e che in molti casi costituisce già attività preparatoria della frode relativa alla
fase del risarcimento del danno".

Ma cosa chiede l’Ania? "Un organismo di prevenzione dotato di autonomia gestionale e patrimoniale e soprattutto costituito da una vera e propria struttura operativa composta da personale specializzato nelle investigazioni, proveniente dalle Forze di Polizia. Le imprese di assicurazione sono pronte a finanziarlo con apposito contributo".

Garonna critica il fatto che "il nucleo del sistema delineato dal Disegno di Legge sia la sola interconnessione di una serie di banche dati esistenti per l’estrazione di parametri di significativo rischio di frode". È prevista "solo una blanda forma di collaborazione tra il gruppo di lavoro e le Imprese di assicurazione, collaborazione che si riduce a sporadici scambi di informazioni".

Secondo Garonna, si è in presenza "di un apparato meramente amministrativo, privo di quei concreti poteri investigativi e di quelle risorse di personale specializzato indispensabili per un sistema efficace".

Attenzione, a occhio e croce, OmniMoto.it intravede nelle critiche dell’Ania un futuro ancora nero per gli assicurati: con queste premesse, è dura che le tariffe Rca di moto e auto scendano in futuro.

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