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Com'è lavorare con Valentino Rossi?

Su Riders in edicola rispondono i due PR che hanno lavorato e lavorano con Vale

Moto - News: Com'è lavorare con Valentino Rossi?

William Favero e Federica De Zottis, addetti stampa Yamaha e Ducati, raccontano sull'ultimo numero di Riders cosa significa seguire le PR del signor Rossi. Ecco un breve estratto delle loro considerazioni.

William, il vecchio PR - "Mi manca molto il signor Valentino Rossi. Meno tutto ciò che c'era intorno a lui. Perché Valentino attirava e attira tutti: adulti e piccoli, uomini e donne. Tutti mi chiedevano continuamente di parlare con Vale: sponsor, giornalisti, appassionati, fan. Chiunque. L'80 per cento del mio lavoro in Yamaha era dedicato a lui. Certo, c'era anche il lato bello: spesso il cellulare squillava con un numero sconosciuto e ti ritrovavi a parlare con Pippo Baudo, Piero Chiambretti, una volta anche con Mike Bongiorno. Ma, ripeto, mi manca più l'uomo. D'altronde con lui ho passato uno dei compleanni più belli della mia vita, a New York, ritrovandomi a ballare a pochi passi da Eddie Irvine. Sono cose che ti capitano solo se stai vicino a uno che si chiama Valentino Rossi".

Federica, la nuova PR - "Sono anni che lavoro al fianco di piloti blasonati, come Max Biaggi per esempio. Devo dire però che quando stai accanto a Valentino hai l'impressione di lavorare con una leggenda. In pochi mesi la mole di lavoro è diventata enorme, il telefono squilla costantemente e le richieste sono tantissime. L'altro giorno mi ha cercato anche un giornale che si occupa di trattori. E' vero quello che dice William: Valentino è trasversale. Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Indipendentemente dalle sue vicende sportive. Succede così solo alle leggende, appunto".

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