Caro carburante: a Lampedusa la benzina tocca quota 1,83 euro/litro

Non è solo il conflitto in Libia a preoccupare gli abitanti di Lampedusa, o la correlata ondata di immigrazione; l'emergenza sta riguardando anche l'approviggionamento di benzina ed altri beni di consumo, come i giornali che - dice l'Ansa - mancano nelle edicole dal 12 gennaio, fatta eccezione per il Giornale di Sicilia. Gli automobilisti dell'isola poi, si trovano addirittura costretti a pagare la benzina e il gasolio 30 centesimi di euro in più rispetto alla media nazionale, che è già alta. Stiamo parlando di 1,83 euro al litro, mentre nel resto del Paese, dove ieri c'è stata un'altra raffica di aumenti per il rialzo del prezzo del petrolio, la benzina si è avvicinata - in modalità servito - all'1,563 euro/litro, il diesel all'1,474 euro/litro e il GPL allo 0,798 euro/litro.

Intanto, questa mattina il petrolio del Brent ha ricominciato a scendere, allontanandosi dal picco registrato ieri di 122 dollari e arrivando a quota 121,67 dollari. Siamo tuttavia poco lontano dai massimi degli ultimi due anni e le conseguenze del rincaro cominciano a pesare sui consumatori. Anche le compagnie aeree stanno ritoccando i listini. Germanwings, compagnia aerea tedesca low cost del gruppo Lufthansa, ha aumentato il costo base dei biglietti a 29,99 euro a causa dei continui rincari del prezzo del carburante. E intanto dallo stesso governo c'è chi si dice contrario all'ulteriore tassazione dei carburanti che c'è appena stata. Ieri il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, ha detto che "finanziare qualsiasi intervento con l'aumento delle accise sulla benzina è sbagliato". E allora perché la maggiornza di cui fa parte ha aumentato di 1 o 2 centesimi ogni litro di carburante per finanziare il Fondo dello spettacolo? "Non sono l'unico rappresentante del governo e non decido solo io", ha spiegato, a margine di un convegno organizzato da Quotidiano energia.