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Quando il cerchio si rompe...

La fortuna di Maxime Berger, la sfortuna di Robert Dunlop

Moto - News: Quando il cerchio si rompe...

Gli appassionati delle gare per derivate di serie non possono aver perso il secondo appuntamento stagionale con il Mondiale Superbike, poiché il weekend di Donington Park è stato ricchissimo di emozioni.
Si è iniziato con le scaramucce tra Biaggi e Melandri, per passare alle emozioni in gara con sorpassi e controsorpassi, ma l’evento più incredibile è quello successo a Maxime Berger, il pilota francese del Team Supersonic. Come avrete sicuramente visto, al sesto giro di Gara 1, Berger è caduto all’ingresso del rettilineo mentre era in bagarre con Ayrton Badovini a causa della rottura del cerchio posteriore.

La rottura, più unica che rara, è imputabile ad un vizio costruttivo del cerchio OZ Racing, le cui razze si sono spezzate di schianto nonostante, a detta del Team, fosse stato usato solo per poche gare. A distanza di qualche giorno dell’incidente, sono apparse in rete le immagini del cerchio rotto, che mostrano inequivocabilmente le cinque razze spaccate, che vi mostriamo oggi, insieme al replay della caduta.



BERGER OGGI, DUNLOP IERI
L’incidente di Berger, il quale per fortuna si è concluso senza conseguenze, ci ha fatto ricordare che diciassette anni addietro la medesima rottura capitò a Robert Dunlop su Honda RVF 750 (la ben nota RC45), durante il Tourist Trophy, purtroppo con conseguenze ben più gravi.
Il pilota britannico, fratello minore del più famoso Joey, che i più esperti ricorderanno per aver portato alla vittoria la Norton Wankel, cadde poco dopo il famoso salto di Ballaugh Bridge, per la rottura del cerchio posteriore.
Dunlop riportò numerose fratture e complicazioni ad una gamba ma tornò a correre nel 1996 con una 125.
Si ritirò nel 2004, per via dei problemi continui alla famosa gamba infortunata, ma tornò alle gare due anni dopo e dopo essersi operato, riuscendo a vincere la sua ultima North West 200 nel 2006 raggiungendo il record di vittorie della famosa gara Irlandese di ben 15 successi.
La pericolosissima gara su strada gli fu fatale il 15 maggio del 2008, quando cadde in piena velocità per via di un grippaggio alla sua Honda 250 e fu investito da un pilota che seguiva a poca distanza.

Tornando all’incidente del 1994, in esso fu un cerchio posteriore Marvic in magnesio a cedere ai maltrattamenti del TT, e la casa costruttrice dichiarò che si trattava di un componente progettato per correre in pista e non per le sollecitazioni di una competizione su strada come il Tourist Trophy.

Vi lasciamo con le drammatiche immagini dell’incidente di Robert Dunlop al TT del 1994.


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