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Michelin Pilot Road 3 - Test

Promette maggior grip sul bagnato grazie al nuovo disegno del battistrada

Moto - Test: Michelin Pilot Road 3 - Test

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Il mercato motociclistico lo sta ampiamente dimostrando: il settore del turismo è quello in maggiore espansione negli ultimi anni e, di conseguenza, anche il settore dei pneumatici radiali Sport Touring ha visto aumentare la propria quota di mercato. I dati di vendita, infatti, confermano questa tendenza, poiché il mercato delle gomme Sport Touring è cresciuto, negli anni dal 2004 al 2010, del 31% e la tendenza per il 2011 è di una ulteriore salita del 7% circa.
La Michelin, che in questi giorni ha lanciato il nuovo pneumatico Pilot Road 3 ha confermato questi dati riportando che nel mercato domestico (quello francese), il segmento Sport Touring ha permesso di vendere nel 2010 più di 280.000 pneumatici, e prevede che il dato sforerà le 300.000 unità nel 2011.

Sensibile a questo fenomeno, Michelin ha lavorato negli ultimi anni per sviluppare l’erede del noto Pilot Road 2, cavallo di battaglia della Casa del Bibendum lanciato nel 2007. Il nuovo pneumatico assume conseguentemente la denominazione Pilot Road 3 e si fregia di due importanti miglioramenti, uno volto ad aumentare la sicurezza di marcia e l’altro la durata del pneumatico.

VIDEOCONFERENZA STAMPA VIA SATELLITE

Michelin, in occasione del lancio internazionale del Pilot Road 3, ha varato un’iniziativa che costituisce una "prima" storica nel mondo motociclistico: la conferenza stampa ha visto partecipare in contemporanea i giornalisti francesi, italiani, tedeschi, inglesi e spagnoli, senza che nessuno si muovesse dal suo paese di origine.
Grazie ad un sito web appositamente approntato e alla trasmissione dati via satellite, Hubert Hannezo, responsabile della Business Unit moto della Michelin, ha condotto la conferenza stampa di fronte ai giornalisti francesi, mentre i partecipanti delle altre nazioni erano collegati via satellite. L’aspetto più innovativo della conferenza è stata la possibilità di fare un question time in diretta, con il vantaggio che le risposte potevano essere udite dai giornalisti di tutta Europa.

2,5 METRI IN MENO TI SALVANO LA VITA
L’obiettivo principale del progetto Pilot Road 3 era di incrementare le performance del predecessore Road 2 in termini di aderenza sul bagnato e durata della gomma, senza nulla perdere in prestazioni pure. I pneumatici Sport Touring odierni, infatti, devono soddisfare esigenze in netto contrasto di prestazioni e durata e ciò deriva dal fatto che le prestazioni delle attuali moto da turismo, ma anche delle nude di media o elevata potenza, sono cresciute esponenzialmente. Gli ingegneri Michelin hanno pertanto analizzato a fondo le caratteristiche del Pilot Road 2, decidendo di conseguenza cosa fosse giusto mantenere del prodotto conosciuto e cosa cambiare.

Visto che l’input di progetto era di aumentare le prestazioni sul bagnato, soprattutto in frenata, si è deciso di agire fortemente sul disegno del battistrada, mantenendo inalterata la carcassa del pneumatico.
L’obiettivo è stato perseguito con un redesigning del battistrada, il quale è caratterizzato ora da lamelle che attraversano la superficie del pneumatico per l’intero spessore del battistrada. Questa innovazione, brevettata da Michelin sotto il nome XST – X Sipe Technology, prevede che il battistrada sia intagliato come su un pneumatico da pioggia, ma con una distribuzione di intagli molto "leggera".
Il funzionamento degli intagli è molto semplice: la presenza degli spigoli fanno aumentare la pressione locale sul velo d’acqua il quale si rompe più facilmente. L’acqua a quel punto viene drenata attraverso gli intagli fino a raggiungere degli "alveoli": piccoli fori nella mescola che agevolano l’evacuazione dell’acqua, e poi confluisce nella scolpitura vera e propria del battistrada.
Il vantaggio ottenuto è che il nuovo Pilot Road 3 è in grado accorciare gli spazi di frenata di 2,5 metri sul bagnato rispetto al Road 2.
Il nuovo disegno del battistrada è stato studiato con attenzione in modo che la scolpitura più estesa non influisse negativamente sul consumo del pneumatico.

La Michelin ha brevettato una ulteriore innovazione, che prevede che la scolpitura sia inclinata rispetto al senso di marcia all’indietro di 15° e ciò ha portato a un’usura più regolare del pneumatico e, nel caso del Pilot Road 3 anche una crescita della durata della gomma, stimata in un 4% in più di percorrenza utile.
La mescola del Pilot Road 3 sfrutta, come il suo predecessore, la nota tecnologia bimescola 2 CT che prevede battistrada di durezza differenziata sia per l’anteriore che per il posteriore.
La Two Compound Technology prevede che la gomma anteriore abbia mescola intermedia al centro che si estende per il 60%, e la restante parte morbida sulle spalle.
Il posteriore, invece ha mescola più dura al centro su una fascia che occupa il 20% del pneumatico e spalle più morbide sulla restante parte del profilo.

DEKRA APPROVED

I risultati positivi ottenuti dalla Michelin sono stati confermati e validati dalla Dekra, l’ente certificatore tedesco specializzato in prove strumentali.
I tecnici della Dekra hanno utilizzato una Yamaha Fazer 1000 ABS, strumentata equipaggiandola di acquisizione dati, sensori di pressione sull’impianto frenante e soprattutto… rotelle laterali!
I test sono stati condotti su superficie a bassa aderenza bagnata d’acqua, con velocità di partenza di 60 km/h e frizione disinnestata.
Le prove sono state ripetute 10 volte per ogni coefficiente di aderenza al suolo e il risultato medio è che in condizioni di bagnato più comuni sulle strade, il nuovo pneumatico è in grado di arrestare la moto 2,5 metri prima rispetto al Pilot Road 2.
Dai grafici diramati, inoltre, si evince che per situazioni più critiche, con coefficiente di aderenza attorno a 0,3-0,2, il vantaggio in frenata arriva anche a 5 metri, i quali possono davvero salvare la vita.

LE DIMENSIONI

Vi alleghiamo la tabella delle dimensioni disponibili per il nuovo Pilot Road 3, il quale è già disponibile sul mercato aftermarket pressoché allo stesso prezzo del Road 2, il quale resta in listino e sarà proposto a un prezzo più basso.
ANTERIORE:
110/70 ZR 17 (54W)
110/80 ZR 18 (58W)
120/60 ZR 17 (55W)
120/70 ZR 17 (58W)
120/70 ZR 18 (59W)
110/80 R 19 59 V Trail
POSTERIORE:
150/70 ZR 17 (69W)
160/60 ZR 17 (69W)
160/60 ZR 18 (70W)
170/60 ZR 17 (72W)
180/55 ZR 17 (73W)
190/50 ZR 17 (73W)
190/55 ZR 17 (75W)
150/70 R 17 69 V Trail

IL TEST

AL termine della videoconferenza stampa, abbiamo avuto la possibilità di provare il nuovo Michelin Pilot Road 3 sulle tortuose strade dell’entroterra ligure.
La tipologia di pneumatico è tale che esso si adatti bene a moto di estrazione molto diversa. Lo abbiamo potuto provare su naked come la
Yamaha XJ6 ma anche la supernaked Kawasaki Z1000, oppure super tourer come la BMW R 1200 RT ma anche l’agilissima Kawasaki Versys.
Possiamo subito dire che il Michelin Pilot Road 3 si accoppia con successo a tutte le moto provate, indipendentemente dal loro peso e dalle loro prestazioni, e questo è già un punto a favore della copertura francese.
Il comportamento dinamico è ottimo, nonostante il test sia iniziato con pneumatici del tutto nuovi con ancora la cera, fin dalle prime curve abbiamo potuto piegare con sicurezza senza problemi.
Pulite le gomme ci siamo concentrati sul loro rendimento. Il comportamento è pressochè analogo a quello della Pilot Road 2: l’inserimento in curva è dolce e progressivo e la tenuta al massimo della piega è assicurata. La maneggevolezza nei cambi di direzione è buona, nella media della categoria dei pneumatici da turismo.

Abbiamo avuto la possibilità di percorrere anche dei tratti autostradali ad alta velocità, verificando che anche in queste condizioni la presenza degli intagli sul battistrada non inficia in alcun modo la stabilità della mescola.
"Sfortunatamente", però, la giornata del nostro test è stata dominata da uno splendido sole, e non abbiamo avuto moto di verificare i vantaggi del Pilot Road 3 sul bagnato, ma siamo sicuri che la "buona sorte" dei motociclisti non ci negherà questo privilegio e sicuramente presto o tardi ci capiterà di riprovare questi pneumatici sotto un bel diluvio. Rimanete in contatto perché quando accadrà ritorneremo di sicuro sull’argomento.

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